Bandecchi attacca i giornalisti ternani, le risposte di OdG e Asu
Il presidente della Ternana ha postato due storie Instagram criticando i colleghi per alcuni articoli scritti
Nei giorni scorsi il presidente della Ternana Calcio e candidato a sindaco di Terni di Alternativa Popolare attraverso due stories Instagram aveva ripreso, a suo modo, alcuni colleghi ternani per degli articoli scritti. Puntuali sono arrivate le prese di posizione dell'Ordine dei Giornalisti Umbria e dell'Associazione Stampa Umbra.
Comunicati che riproponiamo in forma integrale.
Ordine dei Giornalisti dell'Umbria
"Le gravi affermazioni che il candidato sindaco di Terni, dott. Stefano Bandecchi, ha rivolto ad alcuni colleghi “non graditi”, meritano la più ferma condanna. Senza volersi addentrare in una polemica che ha assunto toni grotteschi, ci limitiamo a sottolineare come il metodo del confronto e lo stile adottati dal fondatore dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, siano del tutto inadeguati.
Ricordiamo, al contrario, che il grande teologo, filosofo e scienziato tedesco Cusano, di animo docile e aperto, era assertore dell’“ignoranza dotta” nei confronti di Dio e non degli uomini.
Quanto al dott. Bandecchi e alle sue dichiarazioni
denigratorie, l’Ordine si riserva di adottare ogni iniziativa, e in tutte le sedi, che riterrà utile in difesa dei colleghi e della categoria".
Associazione Stampa Umbra
"L’Associazione Stampa Umbra stigmatizza e condanna le pesanti parole usate dal presidente della Ternana Calcio Stefano Bandecchi nei confronti di alcuni giornalisti ternani. I social non sono il luogo dove sfogare i propri risentimenti come se fossero uno spazio in cui il rispetto, l’educazione e in genere i valori siano sospesi. Il presidente Bandecchi dovrebbe saperlo bene, dato che ha deciso anche di candidarsi a sindaco di una città dove i giornalisti hanno ancora, per fortuna, la possibilità di esercitare il proprio diritto di cronaca e, come persone, anche di godere di libertà di parola ed espressione. Tanto più questo fatto assume valore poiché il presidente risulta essere iscritto all’albo dei giornalisti, i cui Ordini, regionali e nazionali, da sempre raccomandano moderazione, specialmente nei post fra colleghi e, ove necessario, intervengono per perseguire eventuali violazioni delle norme che regolano la professione. Ci aspettiamo dal presidente Bandecchi le scuse per l’accaduto e ci auguriamo che né da lui, né da alcun altro arrivino nuovi apprezzamenti dai social, o da qualsiasi altro canale, che nulla hanno a che vedere con la libertà di critica e di parola ma più che altro si inseriscono nella sfera delle offese personali e professionali".