Bandecchi spegne Cusano Italia Tv e Cusano News 7

Bandecchi spegne Cusano Italia Tv e Cusano News 7

Stefano Bandecchi Sindaco di Terni

L’università del Sindaco di Terni: «Oltre 250 professionalità in mobilità. E l’ateneo perde un’opportunità di formazione unica»

Addio a Cusano Italia Tv e Cusano News 7. Da oggi, chiunque si colleghi sui canali 22 e 234 del digitale terrestre o sul live streaming trova ad attenderlo un comunicato firmato “Ufficio Stampa Unicusano” con il quale viene data la triste notizia.

Il comunicato stampa di Unicusano pubblicato a video

Il comunicato stampa di Unicusano

L’unica esperienza italiana nell’ambito di TV universitarie nazionali, visibili sui canali 22 e 234 del digitale terrestre, denominate rispettivamente Cusano Italia Tv e Cusano News 7, chiude oggi i battenti.

Alle ore 14, quindi, il palinsesto sarà completamente interrotto dopo 5 anni dalla prima messa in onda.
La triste decisione presa per uno spin off universitario, unico nel panorama nazionale ed europeo, la cui programmazione viene interrotta per le note vicende che hanno coinvolto l’Università Niccolò Cusano e che hanno fatto passare le emittenti televisive come attività commerciali non attinenti allo scopo istituzionale della “Terza Missione universitaria”.

In una Nazione dove giustizia è ieri, e dopo 15 anni, si è avuta la soluzione definitiva di un problema giudiziario iniziato nel 2009.
Le oltre 250 professionalità impiegate sono messe in mobilità e resteranno inesorabilmente senza lavoro.

Gli studenti della facoltà di Lettere, Scienze della Comunicazione e Filosofia, iscritti presso l’Ateneo, perdono l’unica opportunità di formazione professionale data da un’università nazionale nell’ambito della comunicazione televisiva.

L’Amministratore Delegato, Stefano Bandecchi, e tutto il CdA promettono che ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Il tempo è galantuomo.

Ufficio Stampa Unicusano

L’attacco di Stefano Bandecchi

Contattato da Ansa Umbria Bandecchi ha spiegato i motivi dietro la scelta presa.

Dopo otto mesi avevamo trovato una accordo, per un ammontare di 12,5 milioni di euro, con l’Agenzia delle Entrate del Lazio. Accordo definitivo che avrebbe risolto i problemi e riportato le cose in un alveo di normalità. Ma la magistratura e la Guardia di Finanza hanno maturato, evidentemente, un’idea diversa e l’Agenzia delle Entrate non se l’è sentita di dare seguito a quell’intesa che, secondo la magistratura, non andava bene. Avremmo dovuto per forza portare le televisioni dell’Università Niccolò Cusano al di fuori delle attività universitarie e, per questo, abbiamo iniziato a fare ciò che va fatto: intanto 250 persone vanno a fare gli agricoltori. Evidentemente la magistratura è convinta delle sue carte e lo vedremo. Questi sono i primi 250 e quando l’operazione sarà finita, spariranno parecchie professionalità. Giusto ieri (giovedì, ndr) Unicusano ha risolto un problema giudiziario analogo emerso nel 2009, e sono passati quindici anni. Se questo è il modo in cui vanno le cose in questo Paese di m., siamo messi bene.