Borghini: “La mia candidatura è per ridisegnare la Lega Pro”
“La mia candidatura è stata presentata l’ultimo giorno utile non perché improvvisata ma perché frutto di una profonda riflessione condivisa con tanti uomini di calcio e con diverse società. Mi metto a servizio della terza serie del calcio italiano per riformarla e dargli una nuova dimensione e dignità”. Interviene così Andrea Borghini a seguito della nota stampa della Lega Pro con l’ufficializzazione delle candidature. “Il mio programma è semplice ed è molto chiaro. Sono un uomo concreto, ci vogliono pochi punti ma fattibili. Il programma ha una parte immediatamente fattibile che abbiamo definito “lega dei giovani” in cui immaginiamo un ruolo di primo piano dei vivai nelle squadre di Lega Pro. Bisogna ponderare due esigenze: l’aspetto di sostenibilità economica delle società e la spettacolarità delle partite. Squadre formate da giovani attirano l’interesse non solo dei tifosi locali ma di tutti gli appassionati di calcio. L’altra parte del mio programma è a più lungo termine. Bisogna davvero ridisegnare la lega”.
La Lega che immagina Borghini nel giro di qualche anno sarà completamente trasformata: “O si cambia ora o è troppo tardi. Non si può ogni anno assistere al balletto delle iscrizioni con società, anche prestigiose, non in grado di iscriversi. Il punto è semplice. In Lega Pro le squadre hanno obblighi e adempimenti da Serie A con ricavi infinitissimamente minori. Questo va cambiato. Due punti subito. Primo punto. Un tavolo allargato con Figc, leghe di serie A e B e Governo non solo per dare sostegno ma per dare strumenti alle società a partire dagli stadi e dalle strutture sportive. Secondo punto. Una scuola di alta formazione per i dirigenti delle squadre per dare loro una preparazione manageriale a 360 gradi. Gestire una società di Lega Pro è complicato e non ci si può improvvisare”.
Infine, Borghini annuncia una agenda di incontri con i presidenti delle sessanta squadre di Lega Pro: “Nei prossimi giorni mi metto a disposizione per incontrare virtualmente tutti i sessanta presidenti delle società della Lega Pro raccogliendo le loro problematiche e le loro istanze. Con tanti ho già avuto modo di parlare raccogliendo in alcuni casi malumore e in altri preoccupazioni. Ma c’è anche tanta voglia di fare e di rilanciare la serie C”.