Calcagno (AIC): “70% di stipendi pagati anche in Serie C”

Il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori: “Per ripartire non si può solo ad abbassare i costi, ma bisogna pensare ad una nuova sostenibilità”

Umberto Calcagno, presidente dell'AIC, è intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Il mio pensiero è che non si possa sottovalutare ciò che sia accaduto, ma anche che sia sbagliato parlare ancora di fase emergenziale. Sono venuti fuori tanti mali del nostro sistema e situazioni non ricollegabili solo al Covid: ecco perché dico che guardiamo avanti con fiducia, cercando di capire dove si è sbagliato nei dieci anni appena passati. I problemi nel nostro contesto ci sono, ma sono quelli del paese: ripartiamo considerando che ci sono anche prospettive rosee, o almeno questo si legge sulla commercializzazione dei diritti per la Serie A".

Il numero di club in difficoltà con gli stipendi è così elevato?

"La stragrande maggioranza di società professionistiche, a partire dalla Serie A, a fine gennaio aveva già pagato la mensilità di dicembre, e molte avevano anticipato quelle successive per usufruire della rateizzazione sui lordi a febbraio. Dobbiamo valorizzare quanto fatto dalla maggior parte dei club, essere consci che la forza per poter ripartire c'è".

La situazione è migliore anche in Lega Pro?

"Il 70% delle squadre ha già pagato dicembre, parliamo di un contesto che nonostante la situazione particolare è riuscito a superare la fase emergenziale, usufruendo anche della Cassa integrazione e del Fondo salva-calcio. Per ripartire non si può solo pensare ad abbassare i costi, ma pensare ad una nuova sostenibilità. Bisogna ripensare ad una prospettiva differente per il sistema solidaristico".