CdU – Il 433 è giusto per gli uruguaiani?
Analisi sul nuovo modulo delle Fere e sull'impatto che ha su alcuni giocatori, nell'edizione online del Corriere dell'Umbria: "Come a Pisa, peggio di Pisa. Lo dicevamo giusto 7 giorni fa, dopo Cittadella serviva la prestazione. Che non è arrivata, come non è arrivato il risultato. A La Spezia sono tornati i problemi di sempre, con la squadra molle e priva di carattere. Con i giocatori più rappresentativi che non incidono. Anche per questo viene da chiedersi se il modulo di gioco sia quello giusto. Il 4-3-3 di Gautieri pur nella rivisitazione ad “Albero di Natale” sembra poco incline alle peculiarità di gente tipo Avenatti e Falletti. Il fantasista uruguaiano in tutti questi anni ha reso davvero solo nel 4-3-1-2 in funzione di trequartista alle spalle delle due punte, dove trova migliore sorte anche l'amico e connazionale Felipe, al contrario non molto avezzo alla battaglia solitaria in area avversaria. In tutto questo c'è da chiedersi dell'acquisto di Diakite, per sua stessa ammissione giocatore da difesa a 3, probabilmente quella che aveva in testa Carbone ma che certamente non è nei pensieri di Gautieri. Spunto di riflessione alla luce del massiccio investimento societario operato a gennaio e che conferma quanto fatto da via Aleardi già in passato (tranne l'esperienza dello scorso anno e di inizio della stagione in corso). Del resto, basta vedere i dati relativi ai bilanci ed elaborati da LM&Partners srls (altro articolo on line) per capire come via Aleardi sia tra i club di serie B che più abbia messo mano al portafogli. Anche se non sempre con risultati corrispondenti".