CdU – Il bilancio: Ternana bipolare, ecco perché
Il nostro editorialista Luca Giovannetti, dalle pagine del Corriere dell'Umbria, traccia il bilancio della stagione, fin qui, della Ternana: "Il bilancio della Ternana al termine del girone di andata (25 punti in 21 gare, media 1,2 a partita) è “dignitoso” e comunque migliore rispetto a quelle delle precedenti stagioni. Tuttavia esso garantisce una posizione di medio-bassa classifica, con appena 7 squadre alle spalle e con tre soli punti di vantaggio sul Varese quint’ultimo, in attesa del quarto e ultimo punto di penalizzazione per inadempienze economiche che a breve verrà affibbiato alla compagine biancorossa e che porterà a 4 lunghezze il margine sulla zona play out.
Ternana bipolare Il termine, di estrazione psichiatrica, è ovviamente (e volutamente) eccessivo. Però descrive in maniera efficace il rendimento altalenante della squadra di Tesser, partita benissimo (8 punti nelle prime 4 gare di campionato), crollata improvvisamente (3 punti in 8 partite tra quinta e dodicesima giornata), risorta alla grande (11 punti in 5 incontri tra tredicesimo e diciassettesimo turno) e poi di nuovo in brusca frenata (3 punti negli ultimi 4 match del girone di andata). Senza considerare l’incredibile differenza tra l’eccellente rendimento esterno (15 punti in 10 trasferte, media 1,5 punti a partita, soltanto Bologna e Carpi hanno fatto meglio) e il pessimo ritmo di marcia casalingo (10 punti in altrettante gare al “Liberati”, media 1 punto a partita, nessuno ha fatto peggio). Il rendimento discontinuo (vedi le 4 fasi del girone di andata sovra-elencate, antitetiche tra di loro) è spiegabile in relazione all’età media della rosa (tra le più giovani del torneo cadetto). Le numerose battute a vuoto tra le mura amiche sono in parte riconducibili a episodi sfortunati e sviste arbitrali (lecite le recriminazioni avanzate dopo gli incontri casalinghi contro Bologna, Avellino, Trapani, Cittadella, Spezia e V. Lanciano)".