Comunicato del CCTC

Comunicato ufficiale

Comunicato del CCTC

COMUNICATO CENTRO COORDINAMENTO

In un momento a dir poco delicato come quello che sta vivendo la Ternana, chi si definisce tifoso e vuol bene ai colori rossoverdi, al fine di provare a dare un contributo positivo ha un primo dovere, ossia l’onesta intellettuale di dire la verità (o quella che in buonafede pensa sia la verità) unita al coraggio di dire anche cose scomode senza guardare in faccia a nessuno.

 

Disprezzo totale per chi sputa e per i “sacerdoti del vaffanculo e dello sfasciamo”, questa minoranza di seminatori di odio (allo stadio, sui social e persino tra sedicenti operatori della informazione) va isolata dalla parte normale del tifo, del consesso civico, degli operatori professionali della informazione; isolati da tutti e in primis da componenti dello staff della Ternana che vi hanno intrattenuto fino adesso rapporti perlomeno ambigui.

In questo senso totale e sincera solidarietà al Presidente Bandecchi, questi non rappresentano nessuno, tanto meno Terni.

 

Distanza e disaccordo per quelli che (ingenuamente alcuni, ottusamente altri) predicano il “tanto peggio, tanto meglio”; 

sono gli stessi soliti noti che predicavano a squarciagola la dipartita di Longarini, la drammaticità del momento è la prova che cambiando non c’è certezza di miglioramento (anzi…), ma solo incognite.

 

Da ultimo, cittadinanza e tifosi meritano e per certi versi devono pretendere, maggior chiarezza e dettagli da Comune e Ternana circa proposte e richieste avanzate dal Patron e risposte date dalla Amministrazione.

Dire “ok alla acquisizione dello stadio, ma senza cubature commerciali” equivarrebbe a dire “prenditi questo rudere e rimettilo a posto con i soldi tuoi senza alcuna forma di rientro”.

Se così fosse, come risulterebbe dalle cronache, sarebbe stato più onesto rispondere “grazie Sig. Bandecchi, non ci interessa”.

 

Infine un appello al Patron… non prenda decisioni di impulso, per quanto indecente e intollerabile, non può essere il pessimo comportamento di pochi che non rappresentano neppure se stessi, a farle gettare la spugna e voltare le spalle a quella parte di città e di tifoseria che la ha accolta e apprezza (al di là dei risultati che penalizzano prima di tutto la sua persona) il suo impegno e i suoi sforzi.

 

Salviamo questa stagione, capisca chi gli è amico e chi no e poi PIAZZA PULITA.