Coni – Malagò sbotta: “Non è riforma: è occupazione!”
Ha sbottato ieri, parlando ai membri del Consiglio Nazionale del Coni, Giovanni Malagò, che del prestigioso comitato è il presidente: non accetta la riforma proposta dal governo, che lui stesso definisce una occupazione da parte dello Stato.
"Questa non è la riforma dello sport italiano, non c'entra nulla.Questo è un discorso in modo elegante di occupazione del comitato olimpico italiano". Così ha esordito il numero uno del comitato, continuando poi il suo attacco diretto al governo: "C'è una precisa, fortissima volontà della politica di oggi di trasformare il Comitato, il più prestigioso al mondo. Con la riforma diventa l'ultimo comitato olimpico del mondo, questo è sicuro, certificato, matematico. Conosco perfettamente la materia: nessun comitato al mondo si occupa solo della preparazione olimpica".
Malagò, poi, ne ha anche per la denominazione proposta, "Sport & Salute": "Come si può pensare di creare una società e chiamarla 'Sport e Salute'? Se clicchi su internet è tutto un proliferare di massaggi e centri benessere. Io devo rinunciare al tricolore e ai cinque cerchi del Coni, il marchio forse più prestigioso al mondo dopo la Ferrari, per il marchio 'Sport e Salute'? Ma vi rendete conto o no?".
Poi arriva la confessione, che se la riforma fosse avvenuta nel 2019 si sarebbe dimesso dalla carica di presidente, ma che adesso invece vuole rimanere ben saldo, almeno in vista delle Olimpiadi Invernali, pur non appoggiando in alcuna parte la riforma proposta.