Il consiglio comunale nella serata di ieri ha approvato un atto di indirizzo che impegna il sindaco e la giunta "ad attivare un'interlocuzione istituzionale con il presidente della Ternana Bandecchi per trovare le soluzioni migliori, nei limiti delle proprie competenze, per la riqualificazione dello stadio Liberati".
28 si e 4 astensioni (Uniti per Terni e Senso Civico).
Hanno votato a favore dell'atto i consiglieri comunali della Lega, di Fdi, del Pd, del M5s, di Terni Civica e Doriana Musacchi del gruppo misto.
Quest'ultima era la proponente del documento: "E' un atto non tecnico ma squisitamente politico: si chiede di dare massimo impulso per continuare l’iter amministrativo in modo da portare alla realizzazione del nuovo impianto. E' un atto che ha lo scopo di tenere uniti non solo i politici e i tifosi ma tutti i cittadini: mai come ora c’è necessità di remare tutti nella stessa direzione. E' sempre bene ricordare che in ballo ci sono numerosi posti di lavoro e l’occasione per la città di conquistarsi una visibilità a livello nazionale e oltre. Queste sono occasioni che capitano di rado, quindi il Comune, la regione dell'Umbria, la città nel suo complesso devono cogliere l'opportunità che arriva dalla Ternana, in particolare dal suo presidente che in questi anni ha profuso notevoli sforzi economici nella gestione della squadra. Oggi, inoltre, si stanno avendo notevoli difficoltà nella gestione del Liberati per il suo stato di vetustità. E' necessario quindi andare quanto prima a un impianto moderno, funzionale. La clinica privata, in parte convenzionata, che il presidente Bandecchi vuole realizzare non è solo uno strumento per la sostenibilità economica complessiva dell'investimento, ma anche un arricchimento dell'offerta sanitaria per Terni e per tutto il territorio limitrofo".
"Noi ci asteniamo – ha detto la capogruppo di Uniti per Terni Paola Pincardini – in quanto il documento in sè è un atto di pura propaganda politica di nessuna utilità. I progetti si portano avanti nel rispetto delle procedure e queste prevedono che il consiglio comunale si esprima sulla pubblica utilità del progetto, quando lo vedremo lo esamineremo senza nessun preconcetto, nell'esclusivo interesse della città. Non siamo contrari allo stadio ci mancherebbe altro, nè alla clinica privata, ma vogliamo vedere le carte e l'utilità e la tenuta del progetto nel suo complesso. Il voto del consiglio comunale è un voto importante, è una assunzione di responsabilità, non può essere dato con gli occhi bendati".
"L'atto di indirizzo in questa fase è del tutto inutile, non dice nulla. La città – aggiunge Alessandro Gentiletti di Senso Civico – non merita di essere presa in giro. Non merita parole vuote merita fatti concreti. Abbiamo bisogno che la politica si assuma le sue responsabilità e non prenda in giro le aspettative e i sogni dei ternani, temporeggiando e approvando atti che non portano nulla. I punti essenziali sono ben altri, ad iniziare dall'operato della regione, è lei che deve esprimersi sulla clinica privata e sulla convenzione. Su questo versante registriamo l'mabiguita dei partiti di maggioranza che a Terni dicono una cosa e a Perugia un'altra".
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