C’era una volta Rachid Neqrouz il roccioso centrale difensivo del Bari anni ’90 divenuto famoso per i modi poco ortodossi che utilizzò per infastidire Filippo Inzaghi in un match di Serie A contro la Juventus. Per i più giovani, il difensore ad ogni occasione buona metteva il suo dito nel sedere dell’attaccante bianconero.
A distanza di quasi 25 anni al “Libero Liberati” è andato in scena un fatto simile. Poco prima dell’intervallo l’attaccante del Benevento Roberto Improta ha strizzato i gioielli di famiglia a Salim Diakité. Le immagini parlano chiare. Gesto visto anche da Fabio Maresca al VAR come dimostrato il conciliabolo tra il direttore di gara Francesco Meraviglia e lo stesso Maresca. Un confronto a distanza che però non ha portato ad alcuna sanzione nei confronti del giocatore campano. Da regolamento il suo gesto avrebbe meritato il cartellino rosso.
Per Diakité, per fortuna niente di più di qualche minuto di puro dolore come dimostrato dalle tante volte che ha battuto i talloni a terra nel vano tentativo di far scemare la fitta.
Per i tifosi della Ternana invece il dubbio che il VAR potesse essere più deciso e potesse espellere Improta. E chissà che con un uomo in più non cambiava anche la partita…
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