Figc, precisazione su nota licenze: richiesta accesso integrazione salariale
La Figc ha emanato un ulteriore comunicato di precisazione in merito ai comunicati già emessi riguardanti le licenze nazionali di Serie A, B e C, e più precisamente la richiesta all'accesso degli strumenti dell'integrazione salariale.
Ecco il dispositivo integrale: "Il Presidente Federale visti i Comunicati Ufficiali nn. 246/A, 247/A e 248/A del 26 giugno 2020; tenuto conto che con i suddetti Comunicati Ufficiali, si è stabilito che, per le società di Serie A, di Serie B e di Serie C, il pagamento degli emolumenti scaduti al 31 maggio 2020 e dovuti ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo in virtù di contratti e accordi ratificati dalla competente Lega [il medesimo adempimento], in caso di ricorso a trattamenti di integrazione salariale, si intenderà assolto, limitatamente al periodo autorizzato dall’INPS o da altro ente competente, con la produzione della documentazione dell’INPS o di altro ente competente che attesti l’avvenuta concessione dell’integrazione salariale; tenuto conto che sempre con i suddetti Comunicati Ufficiali, si è stabilito che, per le società di Serie A, di Serie B e di Serie C, il pagamento degli emolumenti ivi compresi i compensi professionali assoggettati ad IVA, scaduti al 31 maggio 2020 dovuti alle altre figure previste dal Sistema delle Licenze Nazionali [il medesimo adempimento], in caso di ricorso a trattamenti di integrazione salariale, si intenderà assolto, limitatamente al periodo autorizzato dall’INPS o da altro ente competente, con la produzione della documentazione dell’INPS o di altro ente competente che attesti l’avvenuta concessione dell’integrazione salariale; considerato che la F.I.G.C. ha avuto modo di verificare come gli enti competenti non abbiano, allo stato, ancora concluso i procedimenti di autorizzazione dei trattamenti di integrazione salariale previsti dalle norme attualmente in vigore per le società di calcio professionistiche; valutato che la suddetta indeterminatezza della tempistica degli iter autorizzativi comporta tempi di definizione diversi delle domande di integrazione salariale a fronte di identiche procedure adottate dalle società di calcio professionistiche; 338/753 ritenuto necessario, quindi, anche al fine di non creare disparità di trattamento tra le società di calcio professionistiche che hanno fatto richiesta dei trattamenti di integrazione salariale, precisare il contenuto della previsione di cui al Titolo I), par. A), lett. D), punti 5) e 7) del Comunicato Ufficiale n 246/A del 26 giugno 2020, al Titolo I), par. A), lett. D), punti 6) e 8) del Comunicato Ufficiale n 247/A del 26 giugno 2020 e al Titolo I), par. A), lett. D), punti 7) e 9) del Comunicato Ufficiale n 248/A del 26 giugno 2020; ravvisata l’urgenza di provvedere, essendo imminenti le scadenze per gran parte delle società del settore professionistico; visto l’art. 24 dello Statuto Federale; sentiti i Vice Presidenti Federali d e l i b e r a che gli adempimenti di cui in premessa, in caso di ricorso a trattamenti di integrazione salariale, si intendono assolti con l’avvenuta presentazione della domanda di concessione dell’integrazione salariale limitatamente al periodo richiesto all’INPS o ad altro ente competente. In tal senso sono modificati i Comunicati Ufficiali nn. 246/A, 247/A, 248/A del 26 giugno 2020, nelle parti riportate alla lettera F) delle premesse. La delibera sarà sottoposta alla ratifica del Consiglio Federale nella prima riunione utile".