Follia a Brescia, questore e prefetto unanimi: “Sono delinquenti, non tifosi”
La prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà e il questore Eugenio Spina hanno commentato gli eventi accaduti ieri dopo la fine della partita
Dopo i disordini di ieri sera al termine del match tra Brescia e Cosenza che ha decretato la retrocessione delle "rondinelle" in C dopo 38 anni, sono arrivate le dure parole di condanna da parte di prefetta e questore. La prima, Maria Rosaria Laganà, ha commentato: "Brescia non merita queste figure. È una vergogna", mentre il secondo, Eugenio Spina ha detto: "Non sono tifosi, sono delinquenti. Stiamo valutando tutti i filmati per intervenire". A riportarlo il Giornale di Brescia. Negli scontri che hanno seguito il match, terminato per la cronaca in pareggio (di Meroni allo scadere il gol salvezza per i "Lupi"), il bilancio è di 9 feriti e 5 fermati. Atmosfera da farwest ieri sera al Rigamonti con giocatori, familiari e giornalisti rinchiusi per sfuggire alla follia ultra. A pagarne le spese anche 3 steward presi a calci e l'auto di Huard (Brescia) prima danneggiata poi data alle fiamme. Un brutto epilogo che peggio non poteva esserci.