Ancora uno stralcio dell'intervista rilasciata da Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro, a TuttoC. Questa volta relativa al credito d'imposta.
Pochi giorni fa aveva detto che la situazione, in Serie C, era drammatica: senza credito d’imposta la Lega Pro non reggerà. Il Governo vi ha ascoltato: nel prossimo DPCM ci sarà.
“Una vittoria del Comitato 4.0, associazione nata dall’unione tra Lega Pro, leghe maschile e femminile di pallavolo, Lega Basket e la federazione d’atletica. Parliamo di una misura poco conosciuta ma fondamentale per la Serie C, perché serve a favorire le sponsorizzazioni. Riduce del 50% la tassazione di chi investe nello sport facendo da sponsor alle società, appunto. Il fatto stesso che il ministro dell’Economia, Gualtieri, ne ha parlato in conferenza stampa, ne fa capire l’importanza in tutto il mondo sportivo”.
Da tempo, inoltre, lancia l’allarme per i mesi di settembre-ottobre. Anche qui, con il nuovo DPCM i club possono stare più tranquilli?
“Noi siamo stati l'unica Lega che, all'inizio della pandemia, con PwC ha fatto un quadro della situazione con una previsione sul 2020/21. E già allora ci dicevamo che il problema serio sarebbe stato il prossimo campionato. Ci portiamo dietro una situazione pregressa pesante, anche se una serie di misure del governo e delle istituzioni calcistiche hanno consentito un abbassamento dei costi. Ma reggere la prossima stagione senza pubblico, con la difficoltà relativa alla restituzione di tasse e tributi, non sarebbe affatto facile.
Per questo, come comitato, in questi ultimi giorni, abbiamo sollevato con forza il fatto che la restituzione di tributi e tassazioni, tutta concentrata tra settembre e ottobre, avrebbe creato serissimi problemi sia al calcio che all'industria. Il fatto che tali pagamenti siano stati dilazionati ulteriormente significa che è stato accettato il nostro punto di vista. Inoltre, riguardo la cassa integrazione, è stato risolto un problema contabile non di poco conto: non entro nei tecnicismi ma era fondamentale, come è effettivamente avvenuto, che sotto i 50mila la CiG venisse valutata nella stagione sportiva e non sull’annualità”.
Tra ministri e Comitato 4.0, insomma, è andata bene.
“Il Comitato 4.0 ha unito più voci dello sport e ha fatto squadra. Ci tengo a ringraziare i miei compagni di viaggio e i ministri Gualtieri e Spadafora: il primo ha preso a cuore la nostra situazione, il secondo ci ha accompagnato durante questa fase delicata. Adesso, però, non possiamo ancora fermarci. Sia perché stiamo lavorando alla riapertura degli stadi, sia perché è impegnato nella richiesta di istituzione dell'apprendistato”.
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