Grabbi: “Che grande presidente Agarini: quella volta che in ritiro…”
“Era un presidente buono”, questo il ricordo di Ciccio Grabbi, probabilmente il simbolo di Agarini, come presidente.
“Era un presidente buono”, questo il ricordo di Ciccio Grabbi, probabilmente il simbolo di Agarini, come presidente.
E’ stato il calciatore che gli ha fatto concretamente (e per la prima volta) far accarezzare il sogno, quello che lo ha fatto “guadagnare”. Quello che è stato aspettato dal presidente.
“Il mio ricordo di Agarini è legato al mio primo periodo alla Ternana: quando le cose non giravano. Vincevamo e perdevamo, non avevamo continuità, io avevo male sempre ai piedi. Noi cambiavamo allenatore (da Cuccureddu, a Delneri poi Guerini) e non stavamo bene. E allora andammo in ritiro, non mi ricordo dove forse a Norcia. Beh… lui venne a trovarci, con una squadra che andava male e fece a tutti noi un regalo! Non sapevo neanche come ringraziarlo! Mi sentivo in imbarazzo!”
Ma cosa vi ha regalato? E soprattutto perché? “Non lo so è questo il bello, il motivo non lo sappiamo ancora. Era una medaglia se non ricordo male, ma certamente era un modo di starci vicino”
“Agarini – continua Grabbi – era un presidente buono. Uno completamente diverso da quelli che conosciamo adesso. Una rarità. Quando sono stato ceduto al Blackburn, sono voluto andare a trovarlo nei suoi uffici a Milano della TAD. Per ringraziarlo: è finita che lui ha ringraziato me!”
Ora Grabbi lavora come allenatore nel settore giovanile della Juventus, è sempre rimasto legato a Terni, soprattutto a quella stagione straordinaria, e alla Ternana. Ed è rimasto quello di 20 anni fa: sincero, disponibile, appassionato.
“Ricordo sempre con grande piacere quel periodo della mia carriera: ed ecco perché ci tenevo a ricordare il presidente Agarini: un grande”