Il Centro Coordinamento Club: “Terni è una città strana…”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Centro Coordinamento Ternana Clubs
Terni è una strana Città in cui i problemi e gli ostacoli al proprio sviluppo non vengono solo dalla matrigna Perugia, spesso purtroppo vengono allevati in seno e pavidamente assumono le sembianze di pseudo comitati.
Esiste un area, per la precisione quella di Villa Palma, che da Prg prevedeva insediamenti per oltre 40.000 metri cubi da realizzare in superficie; a seguito di un accordo tra Comune e Ternana Calcio e relativa acquisizione, con una variante urbanistica che ha scontato ogni passaggio di legge, ci sono tutte le autorizzazioni per realizzare un centro sportivo per soli complessivi 7500 metri circa, il 90% dei quali interrati.
Una realizzazione che in poco tempo, oltre a risanare una zona ad oggi abbandonata a se stessa, a dotare la squadra della città di strutture all’avanguardia, costituirà un indotto per decine e decine di posti di lavoro (manutentori dei campi di calcio, manutentori delle strutture, personale di gestione delle strutture, personale di pulizia, fornitori, etc etc).
Ottimo quindi, invece a Terni no… ecco che dopo il comitato “spontaneo” di via Leopardi contro il nuovo stadio spunta il comitato "unifamiliare" di villa Palma che per interessi risibili del tutto privati e personali si mette di traverso minacciando improbabili ricorsi al TAR che oltre a frenare potrebbero forse inficiare un grosso investimento privato, ma dalle indubbie ricadute di pubblico interesse.
Questa famiglia/pseudocomitato nel perseguire i propri interessi esclusivamente personali ha pure tentato di coinvolgere (senza successo) i vicini entusiasti invece del progetto, ciò nonostante non desiste dai propri pervicaci intenti anche se tutto cio' rischia di andare a danno della collettivita'.
Lasciamo ad ognuno il giudizio sulla vicenda, per quanto ci riguarda confidiamo in un civico ravvedimento, ma in caso contrario (documenti alla mano trattandosi di atti pubblici) siamo pronti, come nostro stile, a fare nomi e cognomi in modo che ci sia una assunzione di responsabilita' di fronte alla pubblica opinione.