Ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics che si sono svolti dal 4 al 9 giugno a Torino splendido gesto di fair play di Pietro Lisi. Il giocatore della Juniores, cresciuto nel Terni Rugby, era a Torino in qualità di partner del team del Liceo Artistico di Terni.
Al momento di partecipare alla staffetta 4×100 l'infortunio di una ragazza che era partner degli atleti con disabilità intellettiva della scuola ternana stava per compromettere la partecipazione alla gara. A quel punto Pietro si è fatto avanti dando la sua disponibilità a sostituire la partner infortunata e a completare la gara conclusa tra l'altro al terzo posto.
Ma è al momento della premiazione che Pietro ha fatto un gesto che è stato sottolineato anche dall'organizzazione dei Giochi di Special Olympics. Appena ricevuta la medaglia, infatti, il Drago del Terni Rugby se l'è sfilata dal collo e ha chiamato a gran voce la ragazza che si era infortunata, a cui aveva preso il posto in gara, per cederle la sua medaglia.
Un gesto spontaneo che è venuto dal cuore e che descrive meglio di tante altre parole il significato della parola “sostegno”, fondamento essenziale dei tanti valori che caratterizzano il gioco del rugby. Un gesto che abbraccia totalmente anche il messaggio di inclusività tipico di Special Olympics. A maggior ragione perchè se Pietro non avesse accettato di correre quella staffetta, gli atleti speciali del Liceo Artistico non avrebbero potuto partecipare.
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