La storia di Cocco. E i cinque gol tra Fere e Perugia!

Se il Vicenza è, senza discussioni, la sorpresa più importante di questa Serie B, è merito di tanti singoli e di un  grande allenatore che aveva fatto benissimo a Catania ma che poi è stato dimenticato dal calcio che conta dopo le esperienze non esaltanti a Udine e a Parma. Pasquale Marino ha un giocatore, nel suo Vicenza, che incide più di tutti e che come lui è stato dimenticato per troppo tempo. Si chiama Andrea Cocco ed è un nomade del calcio.

Doveva essere il vero goleador del Cagliari post Suazo (ceduto all'Inter nel 2006) e invece è diventato una meteora. Uno dei tanti ex giovani dimenticati dal nostro calcio. Andrea Cocco era finito anche in Portogallo al Beira Mar, segnando 4 gol in 12 gare nella B portoghese.

Fino a 2 anni e mezzo fa è stato di proprietà del Cagliari che ha continuato a prestarlo a Rovigo, Venezia, Pistoiese, Alghero e Albinoleffe. In Lombardia aveva anche trovato discreta continuità con due stagioni abbastanza positive (soprattutto la seconda, con 12 gol).

Una comparsata nel Verona e una nella Reggina… ma nessuno se n'è accorto. A 28 anni arriva la chance a Vicenza, in una squadra che in pochi giorni deve costruirsi per cercare la salvezza in B ed è proprio in quel momento che il nomade ha trovato casa.

11 gol e 2 assist in 22 partite. A segno subito contro il Trapani, alla prima giornata. Ha realizzato gli ultimi 5 gol del Vicenza in campionato (2 alla Ternana e 3 al Perugia) e guida l'attacco di una squadra sesta in classifica che guarda verso l'alto e non verso il basso. Artefice (forse principale) del miracolo vicentino, Cocco ha ancora lo stesso talento e fiuto del ragazzo che segnò in Cagliari-Samp di Coppa Italia dell'8 dicembre 2005.

E ce ne stiamo accorgendo solo 10 anni dopo.