Lega Pro, ecco il Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva

Lega Pro, ecco il Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva

La Lega Pro ha partecipato alla stesura del Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva. Ecco la nota ufficiale rilasciata dalla Lega e firmata dal presidente Francesco Ghirelli:

"Firenze, 30 aprile 2020 – La Lega Pro, attiva nel sociale per un calcio come ambasciatore di valori, ha partecipato, insieme a tante altre realtà, alla stesura del Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva di Parole O_Stili, che verrà presentato nei giorni 8-9 maggio, in diretta streaming."

“ Abbiamo partecipato come Lega Pro e con il supporto della nostra  Area Comunicazione alla scrittura collettiva di una nuova carta etica – spiega Francesco Ghirelli – che si basa su dieci principi di stile a cui ispirarsi per scegliere parole giuste che siano in grado di annullare le distanze e di favorire l’inclusione. Nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio scorso, la Lega Pro siglo’ il primo Manifesto per la comunicazione non ostile e successivamente quel Manifesto ha visto la firma di tutti i nostri 60 club, come impegno e responsabilità.

Ringrazio la Presidente di Parole O_stili, Rosy Russo, per il lavoro che svolge sulle parole e il loro utilizzo, fondamentale, in particolare in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo”.

La Lega Pro, inoltre, raggiunge oggi, un altro traguardo, legato alla solidarietà, con 850 iniziative a scopo solidale, di cui 350 in un mese, legate all’emergenza.

A fare squadra sono stati i club, i dirigenti, gli allenatori, i giocatori e i tifosi.

”Abbiamo il dovere di lasciare un segno delle “cose buone” che si fanno.

Abbiamo l’obbligo di raccontare i gesti di solidarietà che compiono  i club di serie C, la generosa piattaforma sociale che contribuisce a “tenere” viva e reattiva quest’Italia “scassata” e bellissima, distratta e commovente, confusionaria e pulsante. 

Abbiamo necessità di far conoscere i percorsi di legalità che rappezzano con gesti di educazione civica un tessuto umano e civile che, altrimenti, rischia di perdersi e disperdersi”- conclude Ghirelli".