L’ex Palumbo si racconta: “A Leone devo tutto, grazie Ternana”
L’ex numero 5 rossoverde si è raccontato alle colonne de “La Gazzetta dello Sport”, dagli inizi fino a diventare uno dei miglior centrocampisti della B
Antonio Palumbo, intervistato da "La Gazzetta dello Sport", ha parlato della sua storia da calciatore, dagli inizi alla Mariano Keller di Napoli all'approdo a Terni. Questa la sua intervista:
CAMPIONATO – "Con la Samp abbiamo perso una partita troppo nervosa, con tanti errori tecnici: sconfitta meritata. Ma il percorso è giusto, dobbiamo riprendere da dove avevamo lasciato, la vittoria di Catanzaro. Nonostante abbia perso a Lecco, il Parma continua a essere la favorita. È una squadra forte, sono insieme da qualche anno e si vede che adesso hanno trovato la quadra giusta. Anche se il campionato è lungo":
IN B SI VINCE MOLTO IN TRASFERTA – "Ci sono sempre più allenatori giovani e propositivi, che non fanno calcoli, anche fuori casa scendono sempre in campo per vincere. Poi ci sono tanti ragazzi giovani e spregiudicati che pensano solo a vincere le partite. Così ne beneficia anche lo spettacolo";
BIANCO – "Bianco mi chiede di fare ciò che so,mai risultati vengono perché ci mette sempre nelle migliori condizioni quando scendiamo in campo. È un ottimo allenatore. Gli piace giocare, essere propositivo, ma vuole anche pressare l’avversario, non permettergli di giocare. Un mix di bel gioco e spirito di sacrificio. È stato bravo a rubare qualcosa ad entrambi i suoi maestri";
DESTINO – "Sono nato a Scampia e da piccolo ci siamo trasferiti proprio a Modena un paio d’anni. Da bambino avevo fatto un provino al Napoli che non andò bene. A 16 anni mi allenavo alla Mariano Keller, una delle migliori scuole calcio di Napoli, ma preferivo giocare con gli amici sotto al palazzo. Quando pensavo a tutto tranne che a fare il calciatore, è arrivata la Ternana e da lì è cambiata la mia vita";
RICONOSCENZA – "Un grazie va a Luca Leone, il mio direttore sportivo a Terni che ha sempre creduto in me veramente. È una delle poche persone a cui devo tutto, dal punto di vista calcistico e umano";
SOGNI – "Un sogno sì invece, quello di giocare in Serie A. Spero di realizzarlo magari col Modena“.