Messaggero – Breda-Ternana e quell’amore mai sbocciato
Se da una parte l'appeal con la tifoseria non è mai sbocciato, quello con l'amministratore unico è stato reciso dopo le sconfitte nel girone di ritorno contro Perugia e Ascoli. Longarini avrebbe desiderato un epilogo diverso di questo campionato. D'altra parte aveva ricevuto ampie rassicurazioni da parte del direttore sportivo Gugliemo Acri che la compagine allestita poteva tranquillamente disputare i playoff. Un'affermazione che non lo convinse al punto di esonerare lo stesso Acri in pieno calciomercato. E i mancati correttivi alla rosa hanno comunque compromesso ogni eventuale possibilità di garantire alla Ternana la continuità di risultati. Anzi la rosa, con la scelta ancora incomprensibile di privarsi di Masi, si indebolì pure.Il paradosso è che Breda per ottenere la salvezza si è affidato anima e corpo a Ceravolo con il risultato di bloccare la crescita tecnica, e soprattutto economica, di Avenatti. Non solo. Pure Valjent è stato utilizzato col contagocce nonostante le convocazioni a raffica nell'Under 21 slovacca. Così come è stato necessario aspettare la fine del torneo per vedere l'esordio di qualche giovane della Primavera come Tascone e Sernicola.