NASCE “LE OFFICINE DI IPPOCRATE”, ANCHE GRAZIE A “B SOLIDALE”

NASCE “LE OFFICINE DI IPPOCRATE”, ANCHE GRAZIE A “B SOLIDALE”

E' stato inaugurato stamattina a Palermo il Centro Pilota Plurispecialistico per la Prevenzione delle Disabilità e delle alterazioni Posturali “Le Officine d’Ippocrate”. Nato grazie alla cooperazione tra ANIO (Associazione Nazionale per le infezioni Osteoarticolari) e Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello, il centro è stato realizzato anche con la raccolta fondi delle 22 società della Serie B attraverso il progetto della Lega Serie B “B Solidale”. “Le Officine d’Ippocrate” è il primo centro in Italia nel suo genere. All’inaugurazione il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi. 

Il centro si occupa della presa in carico del paziente secondo un approccio globale e multidisciplinare Quest’iniziativa ha origine dal progetto-obiettivo dell’ANIO che mira alla creazione di una rete nazionale di assistenza e prevenzione delle patologie complesse che interessano il tessuto osseo. 

Nato in Sicilia, il progetto ha già avviato presso l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello le attività ambulatoriali (esercitate da lunedì a venerdì) che erogano i seguenti servizi: visite gnatologiche, fisiologia, patologia e disfunzioni della mandibola, consulenza osteopatica fisiatrica, consulenza osteopatica, consulenza ortopedica per patologie osteoporotiche, consulenza diabetologia, consulenza dermatologica, esame baropodometrico, esami strumentali densitometrici completi. 

“È in questo modo che l’ ANIO intende promuovere l’economia sociale e di sistema che rappresenta un adempimento essenziale del Sistema Sanitario Nazionale”, ha dichiarato il Segretario generale dell’Associazione, Girolamo Calsabianca. “Per conseguire un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza – ha proseguito il rappresentante dell’ANIO – è, però, necessario promuovere e garantire nel tempo l’integrazione dei percorsi sanitari e socio-assistenziali in modo da affrontare la complessità dei bisogni sanitari”.