"E’ vero, avrei potuto lavorare fuori Terni, ma la mia è stata una scelta. Ne ho parlato con mia moglie Cristina, che lavora ad Amelia, in banca, per lei vedermi a casa è una novità – sorride Paolo Tagliavento, intervistato da Umbria 24 – la Ternana per me è stata sempre il sogno, da ragazzino sono cresciuto con la Ternana di Tobia, la squadra dell’entusiasmo, della città che si ritrova unita allo stadio, degli oltre 10mila a Cesena. Ho conosciuto il presidente Ranucci, una persona con la quale ho una grande intesa. Che cosa posso portare alla Ternana? La presenza di un arbitro è un messaggio importante per tutto l’ambiente, vuol dire rispetto delle regole, dell’avversario. Ci sto mettendo tanto impegno, metodo, che sono poi le mie caratteristiche. Penso che, soprattutto, imparerò. L’arbitro è un uomo solo, qui siamo un gruppo, qui si lavora per una squadra, per riportare in alto la Ternana, che il sogno di ogni ragazzo di Terni. Penso che a Terni si possano fare cose positive, in tutti i settori, la città è sfiduciata ma i ternani hanno tante doti, l’importante è non cadere nel vittimismo, nella lamentela, nel sentirsi sempre e comunque penalizzati».
Per la Ternana ora ci sono due giorni di pieno relax. La doppia trasferta si…
La Ternana ha battuto 0-3 l'Ascoli con i gol di Corradini, Cianci e Curcio. Di…
Fere, basta un tempo per battere l'Ascoli titola Il Messaggero oggi in edicola. Di seguito…
La società rossonera alza la voce e usa il pugno duro dopo le ultime cocenti…
Troppa Ternana per questo Ascoli titola La Nazione oggi in edicola. Di seguito l'estratto dell'articolo.…
Fere, prova di forza ad Ascoli titola il Corriere dell'Umbria oggi in edicola. Di seguito…