Intervistato da Libero il presidente della FIGC Gabriele Gravina spiega quali sono le proposte sul tavolo per salvare il calcio dal default: "Siamo ancora in piena emergenza, quindi le nostre richieste sono quelle urgenti per contenere l’emorragia: proroga delle concessioni d’uso degli impianti sportivi e sospensione del pagamento dei canoni; differimento delle scadenze; estensione della cassaintegrazione e dei contratti di solidarietà anche per i giocatori di Serie B e C, fino ad un massimo di 50mila euro lordi; istituzione di un Fondo Salva Calcio – al quale la Figc destinerà tuttele risorse disponibili – che funga da sostentamento per le società in crisi di liquidità. Le altre idee entreranno nella seconda, forse terza fase di interventi. Se basteranno per salvare il 30% dei club a rischio fallimento? Assolutamente no, non bastano. Dovranno essere affiancati provvedimenti legislativi e federali che tengano conto soprattutto della base del professionismo e dei Dilettanti. È in questa fascia che rischiamo l’emorragia più grave".
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