Petigliani (pres. Rocca Rossoverde): “Quest’anno a Terni nemmeno Ancelotti avrebbe potuto fare meglio”

Il presidente di Rocca Rossoverde Anacleto Petigliani ha fatto un bilancio di questa stagione: “Non è stato sicuramente un campionato tranquillo”

Dopo Claudio Maggi, presidente del CCTC (LEGGI QUI LA SUA INTERVISTA), parola a Anacleto Petigliani, presidente di Rocca Rossoverde, che ha chiacchierato con noi di questa stagione appena trascorsa. Tante le considerazioni, dalla guida tecnica per il prossimo anno al rapporto tra il tifo e Bandecchi. Queste le sue parole:

Anacleto, un bilancio di questa stagione appena terminata?

“Dipende dal punto di vista con cui la si vuole vedere, rispetto agli obiettivi di inizio stagione in cui si parlava di play off come obiettivo minimo è stata sicuramente al di sotto delle aspettative, siamo riusciti a salvarci all’ultima giornata grazie anche ai demeriti delle altre anche se metterei la firma per vedere la Ternana giocare in B per molti altri anni”;

Come hai vissuto da tifoso quest’anno?

“Sicuramente non è stato un campionato tranquillo colpa anche delle tensioni che si sono venute a creare tra l’ambiente e il Presidente, aver mantenuto la categoria, vista come si è sviluppata la stagione, è la cosa da cui ripartire l’anno prossimo”;

Cosa non ha funzionato con Andreazzoli? Perché questo cambio in corsa non ha funzionato?

“Andreazzoli forse vedendo la sua carriera è venuto a Terni credendo di poter costruire qualcosa di importante partendo comunque da una base, le vicende successe attorno alla squadra non l’hanno aiutato, penso che nemmeno Ancelotti avrebbe potuto fare qualcosa di diverso. Dopo la partita contro il Cittadella ha avuto la convinzione di questo, non c’era la serenità giusta per continuare ed ha rimesso nelle mani di Bandecchi il suo mandato”;

Le tensioni tra Bandecchi e l’ambiente sono recuperabili?

“Tutto è recuperabile, per stemperarle c’è bisogno di programmazione partendo dai vertici fino ad arrivare al settore giovanile, in questi anni nessun giovane si è dimostrato in grado di poter dare una mano alla prima squadra. Bandecchi ha investito molto nella squadra ma non basta solo questo se vuoi competere ad alti livelli, servono figura che sappiano gestire queste risorse nel migliore dei modi”;

Quali sono i giocatori che promuovesti da questa stagione? E chi no?

“Diakitè e Corrado sicuramente, hanno fatto un grandissimo campionato. Le loro prestazioni dimostrano che puntare sui giovani è importante anche per la crescita della squadra, molti purtroppo invece hanno deluso, sceglierne uno è difficile anche se le attenuanti, vedi Falletti, ci sono”;

Il mancato saluto della squadra alle curve a fine partita contro il Frosinone è figlio delle tensioni vissute durante la stagione o c’è qualcosa dietro?

“Quella situazione è nata delle tensioni vissute tra la squadra e l’ambiente soprattutto nell’ultimo periodo anche se noi tifosi li abbiamo sempre sostenuti, dispiace aver concluso l’anno così”;

Prossima stagione si riparte da zero?

“Non sono ottimista purtroppo, qualcosa deve cambiare soprattutto ai vertici”;

Qual è stata a tua avviso la migliore prestazione? E quella peggiore?

“La migliore contro il Palermo in casa, in quelle cinque partite la squadra ha messo grinta e determinazione cose che invece sono mancate nelle ultime uscite”;

Questione Lucarelli, lui ha un contratto fino al 2025, è possibile che sia lui a guidare la squadra anche il prossimo anno?

“Secondo me no, le fratture con Bandecchi sono profonde, a me dispiace perché lo ritengo un ottimo allenatore, Terni sarà sempre grata a quello che ha fatto per questa squadra”;

Due parole infine sulla retrocessione del Perugia, era annunciata?

“Ai blocchi di partenza era forse quella meno attrezzata per rimanere in B, le loro risorse sono limitate e l’organico della squadra lo ha dimostrato, detto ciò non sono sicuramente triste per questo risultato, sarebbe stata la stessa cosa per loro”.