Rocca Rossoverde prende posizione a seguito del caos Ternana
La situazione che si è venuta a delineare ieri in casa della Ternana ha indotto anche il club affiliato Rocca Rossoverde a prendere posizione, e anche in questo caso le parole del gruppo vengono affidate ad un comunicato, pubblicato sulla pagina Facebook.
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CI RISIAMO, ancora una volta i tifosi rossoverdi stanno assistendo ad un film che prevede lo stesso copione da quando c’è la proprietà Longarini. Ecco quindi le dimissioni di Larini e la cacciata di Panucci, professionista serio ed uomo con gli attributi reo di aver manifestato la necessità di confrontarsi con la proprietà, una necessita più volte manifestata dai vari Toscano, Tesser e Breda ma MAI concretizzata. Abbiamo più volte sottolineato come gestire una società di calcio sia diverso dal gestire una qualsiasi azienda, perché un'azienda non ha i tifosi e non rappresenta una città ed i suoi abitanti, cosa che invece fa la squadra di calcio di una città. La Ternana rappresenta Terni ed i suoi cittadini, il signor Longarini non può gestire da padre padrone non avendo il minimo rispetto dei suoi dipendenti e dei suoi tifosi. L'elenco delle mancanze è lungo: la stucchevole vicenda del rinnovo della convenzione per l’uso dello stadio, la mancata presentazione della squadra, una conferenza stampa annunciata e mai effettuata, la clamorosa assenza della proprietà in un momento delicato e decisivo per la stagione come il calcio mercato e la preparazione estiva sono l’ennesima prova che non si ha la minima idea di come si gestisce una società calcistica professionistica. Non si può affidare la squadra ad una persona di spessore come Panucci e non dedicargli almeno un'ora per potersi confrontare e decidere insieme le strategie facendosi sostituire dall’ennesima figura a digiuno di calcio. Durante la gestione Zadotti sembrava che le cose fossero migliorate e malgrado la famiglia Longarini fosse invisa alla gran parte della tifoseria abbiamo cercato tutti di contribuire ad un miglioramento dei rapporti tendendo una mano alla società. Purtroppo ogni nostro sforzo è stato vano. Avremmo voluto esternare queste riflessioni direttamente alla proprietà ma, malgrado siamo un club ufficiale ed abbiamo fatto una regolare richiesta per un colloquio con la famiglia Longarini, a distanza di due anni non abbiamo avuto risposta. Oggi abbiamo nuovamente fatto richiesta di un colloquio con Simone Longarini così come ci spetta. Se, come prevediamo, non ci verrà concesso siamo pronti a rinunciare alla qualifica di club ufficiale anche perché esserlo e non poter essere d’aiuto non avrebbe senso. Fare la serie B per la città di Terni forse è in lusso ma il prezzo che stiamo pagando sta diventando ogni giorno più pesante. Il dubbio a questo punto ci assale: meglio la Serie B così o meglio ripartire da dilettanti ma con identità diversa? Ai posteri l'ardua sentenza, ma Terni merita rispetto!
Club Roccarossoverde
Il presidente
Anacleto Petigliani".