“Serie C in crisi di sostenibilità”: l’allarme dell’avvocato Di Cintio

“Serie C in crisi di sostenibilità”: l’allarme dell’avvocato Di Cintio

Cesare Di Cintio . Foto Facebook

Il calcio italiano, in particolare quello di Serie C, continua a navigare in acque agitate. A sottolinearlo è l’avvocato Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo e management dello sport, che sulle colonne del Corriere Adriatico ha tracciato un’analisi impietosa ma lucida dello stato attuale della Lega Pro.

“Le gestioni societarie in Serie C non si sono evolute: restano ancorate a logiche approssimative e improvvisate”, ha spiegato Di Cintio. “Un tempo era un campionato affascinante e competitivo, ma oggi le congiunture economiche sono cambiate e servirebbe una risposta altrettanto evoluta”.

Uno dei nodi centrali è quello dei controlli sui passaggi di proprietà: “Esiste già una commissione federale che interviene ex post, ma sarebbe utile attribuire alle Leghe un potere di valutazione ex ante. Chi vuole acquistare una società dovrebbe ottenere un via libera preventivo, in nome della trasparenza e della sostenibilità”.

L’analisi dell’avvocato va dritta al cuore del problema economico: “In Serie C i ricavi sono nettamente inferiori ai costi. Le perdite vengono coperte dagli azionisti, ma quando questi non dispongono delle necessarie risorse economiche, il club entra in crisi”.

Per Di Cintio, dunque, il tema non è tanto l’assenza di controlli – che già esistono – quanto la mancanza di un sistema davvero sostenibile: “Il vero nodo è l’eccessivo numero di squadre. Così la sostenibilità diventa un’utopia”.

Una riflessione che apre interrogativi profondi su un campionato che rappresenta l’ultimo baluardo del professionismo, ma che rischia di implodere se non si interviene in modo strutturale.