Spezia, Nagy: “L’obiettivo è la salvezza senza i play out”
Il centrocampista dei liguri reduci dal pareggio in casa con il Lecco: “Da qualche mese a questa parte abbiamo ritmo da playoff”
Adam Nagy crede alla salvezza senza passare dai play out. Il centrocampista ungherese, tra i più positivi dal suo arrivo a fine gennaio dal Pisa, ha parlato della rincorsa dello Spezia, reduce da 5 risultati utili e a quota 35, appaiato con Bari e Cosenza che al momento occupano gli ultimi posti utili per la salvezza diretta. Queste le sue parole rilasciate a cittadellaspezia.com:
AMBIENTE – "Allo Spezia mi sento importante. A Pisa sapevo di essere un giocatore forte, un giocatore importante, ma quando le situazioni cambiano e i mister fanno le proprie scelte e trovi meno spazio iniziano a venirti altri pensieri e ti chiedi se invece non sei più un ottimo giocatore. Ho provato a restare forte, mi sono sempre allenato bene e quando è arrivata l’opportunità Spezia ho dato tutto. Cambiare squadra mi ha aiutato molto mentalmente, mi sono subito trovato bene con la squadra e con lo staff. Conoscevo molto bene mister D’Angelo e i suoi uomini, sono molto contento della scelta";
OBIETTIVO – "Voglio bene ai miei ex compagni al Pisa, sono in prestito allo Spezia e faccio parte di questa squadra, per cui voglio dare il massimo e raggiungere l’obiettivo: salvarci senza fare i playout. Da qualche mese a questa parte abbiamo ritmo da playoff, ma mancano sei partite e ora giochiamo per la vita. Io penso di essere un ottimo ‘muratore’ in campo, mi auguro di fare uno-due gol o qualche assist da qui a fine campionato";
SFIDA CONTRO CAPOLISTA PARMA – "Abbiamo voglia di fare punti anche contro di loro, una squadra forte. C’è un motivo se sono primi da inizio campionato, sono una squadra costruita bene, che gioca per vincere il campionato e tutte le partite. Ma noi andremo lì per fare punti, per vincere, poi se anche ne dovessimo prendere uno saremmo contenti e ripartiremmo da lì. Dobbiamo lottare, non è che siccome andiamo a giocare contro il Parma primo dobbiamo presentarci a testa bassa, pensando siano più forti".