Ternana, Bandecchi alla squadra: “Non possiamo essere la scuola calcio”
Il presidente ha chiesto ai giocatori di velocizzare il processo di apprendimento dei nuovi dettami tattici di Aurelio Andrezzoli
Già dal sole messicano, Stefano Bandecchi aveva mandato un messaggio chiaro alla squadra. Aveva detto di avere fiducia che i suoi ragazzi avrebbero trovato la forza per risollevarsi da un finale di girone d'andata davvero brutto.
Concetto che il presidente ha ribadito oggi pomeriggio guardando in faccia uno ad uno i rossoverdi nell'incontro andato in scena stamattina allo stadio "Libero Liberati" di Terni.
Il numero uno rossoverde ha detto di aver "trovato una squadra realista. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che con le ultime dieci partite saremmo retrocessi senza nessun dubbio come penultimi"
Bandecchi ha poi parlato di spirito, quello "che ci fa essere una squadra". Il presidente non ha mancato di dare una tirata d'orecchi ai suoi giocatori "dobbiamo abituarci con più rapidità ai nuovi giochi, ai nuovi schemi. Non possiamo essere la scuola calcio".
Infine un auspicio che sa di consiglio "Dobbiamo tornare ad essere liberi di giocare. Siamo una squadra competitiva e dobbiamo tornare ad essere competitivi. Quello che è successo nelle ultime dieci partite è figlio di un fattore mentale. Secondo me ci siamo ritrovati".