Ternana come la Juventus? Lo stile c’è
Come riportato dal Corriere Dell'Umbria, lo stile della Ternana ricorda molto quello della Juventus di Antonio Conte, che gioca sprovvista di un centravanti classico, con gli esterni alti, diversi uomini impegnati nella costruzione dell’azione e facendo tanto possesso palla. Sono proprio queste le caratteristiche che Toscano, al suo secondo anno da allenatore in cadetteria, sta cercando di imprimere al gioco delle Fere. E del resto ce ne eravamo accorti già in quel di Norcia, durante le prove generali di precampionato contro Juve Stabia e Barletta, che Toscano si stesse muovendo agevolmente nel solco tracciato dall'amico e collega alla guida dei bianconeri.
La sfida di Tim Cup, in cui le Fere hanno sempre avuto il pallino del gioco, costringendo il Lecce a giocare di rimessa, ha posto in evidenza questa rivoluzione tattica. Mentre il 3-5-2 dell’anno scorso poggiava essenzialmente sul gioco degli esterni (Vitale e Dianda), quest’anno Toscano sembra voler sfruttare al meglio la maggiore tecnica dei suoi. Le prestazioni di Viola e Maiello nella partita con il Lecce sono appunto figlie di questa sua intenzione: fare più possesso palla sulla mediana passando dall’impostazione difensiva, far venire incontro le punte per permettere agli esterni di andare negli spazi. E’ questa la linea della nuova Ternana.
Per quanto riguarda il capitolo attaccanti, Litteri e Antenucci, ma anche Ceravolo nella ripresa, hanno toccato mille palloni, spesso spalle alla porta, è vero, ma creando tanti spazi e giocando vicini tra di loro. Sono stati pochi i tagli in verticale per ricevere il lancio lungo a scavalcare la difesa avversaria (soluzione piuttosto frequente l’anno scorso). Litteri ha già dimostrato di poter svolgere questo compito, Antenucci e Ceravolo però non sono certo da meno. E se è vero che nella Juve di Conte non c’è un vero e proprio bomber, ma segnano un pò tutti, il discorso potrebbe essere valido anche per la Ternana, vedi Farkas e Ferronetti, la coppia del reparto difensivo andata a segno nel match con i Salentini.
Il discorso resta invariato anche se Toscano dovesse cambiare modulo passando dall'attuale 3-5-2 al 3-4-1-2, dal momento che nel ruolo di trequartista Nolè o in alternativa Faletti, di possesso palla se ne intendono. Cosa dire di Avenatti? Sicuramente dovrà adattarsi a questo schema, lui che è una punta centrale, e per farlo magari gli ci vorrà un pò di tempo, (non molto ci auguriamo) ma anche il giovane talento uruguagio saprà dare il suo contributo alla squadra.