Ternana, Partipilo ecco perché dobbiamo essere un “trattore”

L’attaccante a segno contro il Frosinone: “dopo questi primi 90 minuti mi sento già le gambe piene”

"Quest’anno dobbiamo essere un trattore perché come dice anche il mister dobbiamo adeguarci a tutto, a tutti i campi e cercare di fare punti ovunque”.

Questo è il pensiero di Anthony Partipilo. L’attaccante pugliese è a Terni ormai da quattro stagioni. Ha conosciuto bassi ma anche tanti alti con la maglia rossoverde soprattutto da quando sulla panchina delle Fere si è seduto Cristiano Lucarelli.

La punta contro il Frosinone ha giocato titolare. Ha agito da sottopunta alle spalle di Donnarumma in tandem con Pettinari “il mister ci dice di posizionarci dove vogliamo, dove ci sentiamo a nostro agio. A volte resto dentro a volte mi apro. Quindi faccio come voglio”.

Alla prima partita contro una squadra di livello è arrivato subito un gol e un assist per Martella: “a volte mi incaponisco a cercare sempre la giocata e a volte mi riescono cose più facili come mandare in gol i compagni”.

Tra l’altro, Partipilo ha sfiorato pure la doppietta su calcio di punizione “bella ma non ho segnato”.

Nell’intervista rilasciata a tv e siti nel post partita, Lucarelli ha sottolineato alcuni aspetti negativi tra i quali la difficoltà in alcune situazioni degli attaccanti di fare una corsa all’indietro per aiutare la squadra a difendersi. Gli ha fatto eco Partipilo pochi minuti dopo “noi dobbiamo essere i primi a partecipare alla fase difensiva. Se iniziamo noi poi a cascata centrocampo e difesa sono più coperto. Su questo dobbiamo lavorare. Ora però se si vede una corsa in meno non è perché non vuole farla. Siamo in fase di rodaggio. Ci sta che dopo aver fatto un allungo o uno scatto ci sta che non ne ha. Però se si ruba palla possiamo ribaltare subito l’azione”.

Con l’amichevole contro il Frosinone si è chiuso il ciclo di partite estive. D’ora in avanti si farà sul serio. E allora è arrivato il momento di fare il punto sulla condizione fisica dei rossoverdi “il mister dice che abbiamo abbassato i carichi ma lavoriamo sempre tanto. Ci sta in questa fase di non avere una corsa rotonda. Anzi io sono felice di stare così ora perché so che dopo starò bene e potrò fare di più. Oggi dopo aver fatto 90’ mi sento già le gambe piene e questo è un buon segnale”.