Ternana-Pisa, Lucarelli: “Oggi alleni rincorrendo gli arbitri” – VIDEO
L’allenatore rossoverde torna sulla scelta degli arbitri di ricorrere sempre di più all’utilizzo dei cartellini gialli e anche rossi
Alla Ternana sono bastate due partite di campionato per perdere un record, quello delle espulsioni. A Reggio Calabria i rossoverdi hanno finito il match in 9 uomini. Sulla gestione dei cartellini e non solo è intervenuto Cristiano Lucarelli oggi nella conferenza stampa di vigilia contro il Pisa.
"Non riesci più a gestire la partita a livello tattico ma lo fai rincorrendo gli arbitri perchè come te ne ammoniscono uno lo devi togliere. Io la sera vado su diretta.it e scorrendo tutti i risultati faccio fatica a trovare una partita dove le squadre finiscono 11 contro 11. L'anno scorso abbiamo chiuso il campionato senza espulsioni. Quest'anno abbiamo finito una partita in nove. Purtroppo oggi diventa anche difficile fare l'allenatore dalla panchina perché hai le ammonizioni obbligate. Domenica dopo la prima ammonizione ad Agazzi c'è stato un fallo che lo ha visto di nuovo protagonista. Se non sbaglio a nostro favore. Vabbè mi sono girato in panchina ed ho detto a Palumbo di prepararsi perché sarebbe entrato di lì a poco. Poi ho guardato il cronometro ed ho visto che erano passati solo una decina di minuti… ecco sappiamo tutti com'è andata a finire. Poi quando vai ad arbitrare una partita dovresti anche sapere chi vai ad arbitrare. Un conto arbitri Lucarelli che apre gli alettoni 70 volte a partita ci sta che smoccola qualcuno, ma Agazzi… Noi avevamo iniziato un anno fa, oggi più che mai devi cambiare l'ammonito. Andiamo verso il calcio a 5 dove non è possibile il contatto. L'ho detto anche nella riunione con gli arbitri che: ci sono falli fisiologici visto che si va troppo forte, poi siccome ci dicono che si è fiscali per tutelare gli infortuni ho ribadito che a fronte di 50/60 falli a partita e l'ultimo ad essersi rotto una gamba è stato Totti venti anni fa qualcosa non quadra. Oggi i giocatori s'infortunano in allenamento. I tifosi vogliono squadre maschie ma oggi non si possono avere perché t'ammoniscono. La gente vuole vedere che i suoi giocatori mettono la testa dove gli altri mettono il piede. Così non possiamo soddisfare il volere dei tifosi".