TiR – L’analisi di Ternana-Frosinone: Ternana al palo, 85′ nell’area avversaria non bastano
85 minuti nella metà campo del Frosinone non sono stati sufficienti alla Ternana per riequilibrare il gol realizzato dall’ex rossoverde, Alessandro Frara, che ha consentito ai frusinati di aggiudicarsi i tre punti e di scavalcare il Bologna al secondo posto in classifica. Una punizione troppo severa per la squadra di Tesser che ha messo tutto quello che era nelle proprie corde: cuore, rabbia ed anche un buon gioco, ma non è stata così concreta in area di rigore per evitare la nona sconfitta casalinga stagionale.
Ora la situazione si fa pesante e delicata e, fortunatamente, è diventata meno grave per l’impresa del Varese, a cui devono andare i ringraziamenti da parte rossoverde, che è andato a vincere addirittura sul campo dell’Entella rendendo meno pesanti gli effetti in classifica.
Tornando alla partita di ieri sera, come abbiamo detto in precedenza, la Ternana non è stata nemmeno fortunata perché l’ennesimo palo stagionale e la mancata concessione di un calcio di rigore dopo uno spunto superlativo di Palumbo l’hanno penalizzata, ma ancor più grave, però, è stata la non brillante serata delle punte che hanno condizionato in negativo i tanti cross piovuti in area: Bojinov, indietro con la condizione non è riuscito mai a concludere verso la porta avversaria, Avenatti lo ha fatto ma con scarsa precisione, Ceravolo è entrato in partita nel momento meno opportuno ovvero quando ormai il Frosinone aveva chiuso tutti gli spazi e Dugandzic non è riuscito ad entrare nel vivo del match. Impalpabile, poi, il contributo di Milinkovic. Sono stati questi i limiti della Ternana versione Frosinone.
A livello di prestazione, però, crediamo non si possa rimproverare nulla alla squadra che ha impostato efficacemente l’azione con Viola e con un brillante Palumbo, a cui ha fatto bene evidentemente la strigliata di Tesser, e con un Vitale che finalmente ha ripetuto una di quelle prestazioni che ci hanno ricordato il Vitale dei tempi della promozione in B con Mimmo Toscano. Senza dimenticare, poi, le prestazioni dei difensori con un superlativo Valjent che, oltre al palo del primo tempo, nella parte finale del match ha spinto ed ha alimentato come un vero mediano la manovra offensiva e senza dimenticare un Gavazzi che, ieri sera, ha giocato ai suoi livelli ricoprendo tutti i ruoli con il solo neo di quel colpo di testa terminato di poco a lato prima del gol del Frosinone.
Sul piano tattico Tesser, partito con il 3-5-2, ha cercato di correggere nella ripresa l’assetto passando ad un 4-3-3 che purtroppo, però, non ha sortito effetti positivi. Chissà se passare al collaudato 4-3-1-2 con Gavazzi posizionato dietro le punte senza operare troppi stravolgimenti avrebbe prodotto risultati diversi. E’ vero, siamo nel campo delle ipotesi, delle supposizioni ma nella lettura di una partita ci sta anche di farle. Certo, se il risultato finale fosse stato diverso, se la Ternana avesse pareggiato forse queste considerazioni e queste valutazioni le avremmo trascurate. Della sfortunata partita contro il Frosinone, però, resta la prestazione della squadra, il coraggio, la forza ed il fiato, anche, di averci provato fino in fondo e questi sono fattori importanti per un finale che si preannuncia, purtroppo, per una stagione ancora piena di pathos e preoccupazione.
A cominciare da sabato pomeriggio quando i rossoverdi saranno impegnati al Biondi di Lanciano contro una compagine che negli ultimi cinque turni ha riportato tre sconfitte e due pareggi, risultati che hanno penalizzato la classifica della squadra di Roberto D’Aversa che ancora non è del tutto tranquilla anche se con i 48 punti ha la salvezza a portata di mano. Questa l’analisi del match fatta dal sito Internet “Terni in rete”