Un Avellino stoico passa al "Ceravolo": il gol di Bernardotto basta per superare il Catanzaro e blindare il 2° posto in classifica.
La prima frazione di gioco non entusiasma, complice tante interruzioni e molto nervosismo in campo, soprattutto da parte del Catanzaro. Sono le Aquile giallorosse ad affacciarsi per prime in area avversaria con un colpo di testa di Curiale che termina alto. Al primo affondo invece l'Avellino passa in vantaggio: al 21', D'Angelo sfonda a sinistra ed effettua un tiro-cross dove Ciancio stoppa e rimette al centro per Bernardotto (di rientro da fuorigioco) e l'ex-Vibonese non sbaglia, siglando l'1-0. La reazione del Catanzaro arriva ma sterile: due conclusioni ma nessun pericolo per la porta di Pane. Si va così all'intervallo con i lupi in vantaggio.
Nella ripresa nei primi dieci minuti il Catanzaro produce il massimo sforzo per provare a pervenire al pareggio. Curiale prova una conclusione che termina a lato ma poi lo stesso numero 7 si vede negare il pareggio da una super parata d'istinto di Pane sul colpo di testa a botta sicura. Poi ancora l'estremo difensore deve respingere con i piedi un tiro-cross di Garufo. Poi Calabro passa al 3-4-1-2 per aumentare il peso offensivo con Jefferson ed Evacuo ma non viene premiato. Col passare dei minuti il match si innervosisce e si gioca sempre meno. Una parziale svolta arriva al minuto 82 quando Miceli viene espulso per somma di ammonizioni dopo una perdita di tempo e l'Avellino resta in 10. Ma il Catanzaro non riesce a crearsi ghiotte occasioni se non per un tiro di Grillo sparato in curva da posizione defilata. Nei minuti di recupero si ristabilisce la parità numerica per l'espulsione di Carlini, anche qui per somma di ammonizioni. Al triplice fischio è festa per l'Avellino: arriva la quinta vittoria di fila.
Come di consueto ecco i Top & Flop del match:
TOP
Nessuno (Catanzaro): Dall'inizio alla fine i ragazzi di Calabro giocano sul filo del nervosismo, imbrigliati dall'ottima ragnatela difensiva dell'Avellino ed anche da qualche fischio arbitrale poco gradito. Dopo un primo tempo abulico, nella ripresa arrivano le migliori occasioni ma sbattono su Pane. Paradossalmente quando arriva la superiorità numerica, la squadra si spegne e attacca con confusione e senza raggiungere il pareggio. NERVOSI
Pasquale Pane e difesa (Avellino): La vittoria di oggi passa tra le mani del portiere (lanciato in campo last-minute per l'infortunato Forte) ed il pacchetto arretrato di ferro che porta a casa il quinto clean-sheet consecutivo. Strepitosa la parata del classe '90 su Curiale nel secondo tempo: vale l'intera posta in palio. SARACINESCA
FLOP
Massimiliano Carlini (Catanzaro): Colui che accusa maggiormente la gabbia costruita dall'Avellino. Viene ammonito subito (diffidato, salta Teramo) ma per tutta la prima frazione non riesce a trovare la giusta giocata per servire i compagni. Nella ripresa torna nel ruolo di trequartista e si vede qualcosa in più. Ma il nervosismo gli gioca un brutto scherzo nel finale, quando viene espulso per somma di ammonizioni nel recupero. IMPRIGIONATO
Defezioni (Avellino): Aloi, Laezza, Errico, Baraye e Marco Silvestri più l'infortunio pregara di Francesco Forte e l'espulsione di capitan Miceli nel finale. Nonostante le tante assenze (prima e durante), i ragazzi di Braglia portano a casa la quinta vittoria consecutiva e continuano l'inseguimento alla capolista Ternana e tenendo a distanza il Bari. STOICI
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