Varone a PSB: “Voglio giocarmi le mie carte e fare bene”
Pianeta Serie B ha raggiunto coi suoi microfoni il centrocampista della Ternana Ivan Varone, nuovo acquisto estivo delle Fere proveniente dal Fondi e quindi vecchia conoscenza sia della proprietà Unicusano sia dell'allenatore Sandro Pochesci. Il suo primo anno in Serie B è partito bene e il portale di Pianeta Serie B ha voluto dedicargli un'intervista per capire come sia stato l'impatto con la cadetteria e con questa nuova esperienza.
Ciao Ivan, questo è per te il secondo anno con Unicusano ed il primo in Serie B: perché, a tuo parere, ci sei arrivato soltanto adesso e quali obiettivi ti sei prefissato qui a Terni?
Un misto di miei demeriti e di sfortuna: ora, però, sono ancora più determinato a sfruttare la chance che la nuova proprietà della Ternana mi ha concesso. Si tratta di una società che si è sempre dimostrato solido ed ambizioso, il loro obiettivo è la Serie A e sono certo che lo raggiungeranno. Quest’anno, però, dobbiamo ragionare di partita in partita, puntando a fare il nostro gioco contro qualsiasi avversario. Se continueremo con la personalità avuta fino ad oggi ci toglieremo belle soddisfazioni.
Mister Pochesci, indubbiamente uomo simbolo del vostro avvio di stagione, a luglio aveva esagerato parlando di promozione diretta già in questa stagione. Cosa puoi svelarci di lui e del vostro rapporto dentro e fuori il campo da gioco?
Al mister devo tantissimo, perché è stato lui a chiedere alla dirigenza di portarmi qui e farmici restare: vien da sé che abbiamo un ottimo rapporto. Certe dichiarazioni fanno parte del suo modo di essere, è bravo ad attirare l’attenzione della stampa. Ha un carattere molto particolare: o lo si ama o lo si odia.
Nonostante questo, dopo l’ottimo debutto hai collezionato due panchine consecutive. Come ti spieghi le scelte dell’allenatore?
Siamo un gruppo molto compatto, chiunque ha giocato finora ha fatto bene. Ovviamente anche a me è apparso strano non giocare per due partite di fila, ma sono sereno perché il campionato è lungo: l’importante è farsi trovare pronti ogni volta che si viene chiamati in causa. Spero, tuttavia, di tornare titolare già sabato contro l’Entella e di incidere positivamente come contro l’Empoli.