Il 21 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Braille, che rende omaggio al sistema di lettura e scrittura inventato da Luis Braille per consentire ai non vedenti di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità. Nei giorni dedicati alla sensibilità verso la disabilità visiva, AC Reggiana ha scelto di scendere in campo sabato con la Ternana – come primo club in Italia – indossando maglie speciali che riporteranno il nome degli atleti simboleggiato in Braille. Un ulteriore passo compiuto dal club nell’ambito delle attività sociali finalizzate a rendere lo stadio sempre più accessibile e identificarlo come luogo d’incontro, per tutti.
L’iniziativa viene attuata in collaborazione con la Sezione Territoriale di Reggio Emilia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Ente del Terzo Settore (ETS), che ha come scopo fondamentale statutario l’integrazione dei minorati della vista nella società, tutelandone gli interessi morali e materiali. In particolare, l’UICI favorisce la piena inclusione dei non vedenti e degli ipovedenti in ogni ambito sociale, tramite attività riabilitative, educative e ludiche, nonché finalizzate alla loro formazione culturale e professionale, che sono particolarmente stimolanti e appropriate per lo sviluppo psicofisico delle persone cieche e ipovedenti.
“Ringrazio l’AC Reggiana per averci coinvolto in questa interessante operazione di comunicazione – dichiara Chiara Tirelli, Presidente dell’UICI di Reggio Emilia – Un’iniziativa che promuove la sensibilizzazione e la cultura nei confronti di una disabilità, quella visiva, che purtroppo riguarda, fra non vedenti e ipovedenti, oltre un milione e mezzo di persone in Italia. Sono certa che eventi come questo, opera della sensibilità e della creatività di Reggiana, possano favorire la piena attuazione degli obiettivi che ci poniamo come associazione, ed essere ulteriore occasione di coesione e crescita per l’intera comunità, oltre che avvicinare persone con difficoltà visive al mondo dello sport e ai campi da calcio”.
“Siamo lieti di dare vita a questo progetto insieme all’UICI di Reggio Emilia e di ampliare il respiro delle attività sociali che sono parte caratterizzante del nostro club – aggiunge il direttore generale e vice presidente granata, Vittorio Cattani – L’inclusione è quanto più identifica la visione che abbiamo dello sport e della Reggiana: un bene di tutti, da vivere in modo pieno. Ci gratifica poter continuare questo percorso di apertura ad enti e associazioni che hanno a cuore lo sviluppo delle persone”.
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