Verso Ternana- Avellino, la Curva Nord ha deciso di non entrare
Domani in occasione di Ternana-Avellino, gara valida per il primo turno di Coppa Italia non ci saranno sugli spalti nemmeno i ragazzi della Curva Est. Ecco il loro comunicato.
"Possiamo dire che il campionato appena concluso è stato il più bello negli ultimi venti anni di storia calcistica rossoverde, ma allo stesso tempo uno degli anni per noi peggiori, dal momento che non ci è stato possibile viverlo in prima persone, come siamo abituati a fare. In questo momento dove il Covid sembra stia allenando la morsa, ci si aspettava che anche chi deve decidere su determinate situazioni lo facesse in modo opportuno, come è accaduto nel resto d'Europa. Tifosi allo stadio si vaccinati e controllati, ma almeno "liberi" di tifare come vogliono, ed è proprio questo che ci spinge a scrivere questo comunicato. Avevamo già una linea di pensiero al riguardo ma abbiamo deciso di rimanere in attesa di informazioni più definiti, che proprio oggi sono arrivate confermando la nostra posizione.
Non vogliamo entrare nel merito dell'obbligo Green Pass (condivisibile o meno), ma la cosa che ci fa più male e ci allarma per il futuro sono le modalità in cui un tifoso è obbligato a vedere la partita: distanziato dagli altri (che già di per se è una regola incoerente, visto appunto l'obbligo di Green Pass che a detta loro ti consente di essere "esenti" dal rischio), mascherina ed addirittura il divieto di portare allo stadio striscioni, sciarpe e bandiere, cosa che da anni ha contraddistinto il tifo italiano (organizzato e non).
on si tratta più di una lotta Ultras.
A questo punto è legittimo chiedersi come mai non si possa portare uno striscione o una bandierina allo stadio. Che rischi di contagio provocano? Noi una risposta a tutto questo l'abbiamo, e da anni ci battiamo in questo ambito, rendendoci conto che si sta sempre più concretizzando quello che pensiamo: IL TIFOSOCONSUMATORE. VIENE, CONSUMA E SE NE VA.
Per non parlare poi del fattore economico, chiedono alle famiglie di tornare allo stadio e obbligano un bimbo a pagare un biglietto, se pur economico, ed a pagare un tampone, un po' meno economico.
Ne diciamo un'altra: se domani causa covid una regione dovesse diventare "gialla" con una conseguente ulteriore riduzione di posti sugli spalti, chi sceglierebbe chi far entrare e chi no?
A tutto questo diciamo NO e lo diremo finché non saremo tornati alla normalità. Ci aspetta un anno duro e pieno di battaglie e i ragazzi hanno più che mai bisogno di noi. Per questo non faremo mancare comunque il nostro sostegno quando possibile, continuano a vivere lo stadio come piace a noi, frequentando le zone limitrofe e i nostri soliti punti di ritorno.
O TUTTI O NESSUNO. NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!
TORNEREMO SU QUEI GRADONI, MA SOLO A MODO NOSTRO!