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La riprende Pobega: partita da incorniciare. Ma troppe insufficienze (oltre alla papera di Gagno)

GAGNO 5 l’esordio da titolare si trasforma in incubo. L’errore sullo 0-2 è tanto evidente quanto sfortunato. Ora non mettiamolo in croce. Ne ha presi due, ne poteva prendere di più. Rimane la macchia, da dimenticare al più presto

FAZIO 5,5 soffre tremendamente il suo ex compagno di squadra, Nolé che in compagnia di Grbaz mette in seria difficoltà il lato destro della difesa della Ternana. La velocità e le finte lo disorientano, ma non perde mai completamente la bussola. Si salva con la caparbietà e con l’esperienza. Con la sua duttilità permette di cambiare la difesa da 3 a 4. E’ il suo il retropassaggio dell’autogol, ma francamente non ha colpe (dal 14’ st RIVAS 5 dei subentrati è quello che si è visto meno: avrebbe dovuto aumentare il tasso qualitativo della Ternana in mezzo al campo: troppo spesso in ombra)

RUSSO 5 centrale difensivo della difesa a tre, si trova spesso in difficoltà sui lanci dalla trequarti, soprattutto sui movimenti di Grandolfo: che infatti lo punisce. Dovrebbe essere quello che con un passo indietro tappi i buchi di una difesa che non sa far altro che prenderle. Il primo tempo non è certo da incorniciare, nel secondo tiene la linea insieme a Bergamelli.

BERGAMELLI 6 è il più lucido lì dietro della difesa, cerca di mantenere la posizione. Non soffre particolarmente gli avversari. Poche sbavature, qualche contropiede sventato. Più che affidabile.

DEFENDI 6 parte come centrocampista a 5, poi passa attaccante, si aggiusta galleggiando quando la Ternana è costretta a giocare in 10, finisce come terzino. Di sicuro la capacità di intrepretare più ruoli è un valore aggiunto, ma la Ternana sulla sua corsia, nel primo tempo ha sofferto tanto.

CASTIGLIA 5 è partito bene, presentandosi con grande sostanza alla sua nuova tifoseria, anche con una buona occasione nei primi 15 minuti. Poi poco dopo si spegne. Sembra arrivare in ritardo sul pallone, perde lucidità. E questo porta anche al fallo (giudicato da rosso, a nostro avviso eccessivo) che gli ha fatto finire prima la partita…

PAGHERA 5 è il catalizzatore della Ternana, calcia praticamente lui tutte le punizioni, da lui passano tutte le azioni. Ma purtroppo non gira come vorrebbe. Si danna, ci butta l’anima. Ma – come tutta la Ternana – si spegne troppo presto. Nel secondo tempo lascia spazio ai centimetri e alla freschezza di Altobelli (dal 1’ st ALTOBELLI 6,5 tiene la posizione, permette le sgroppate a Pobega, garantisce la copertura anche a Defendi. Non è un regista, ma quando ci prova “indovina” anche un paio di lanci interessanti) 

POBEGA 8 come spesso succede uno dei migliori della Ternana. Stavolta è superlativo. Riprende da solo la partita: il gol del 2-2 addirittura in rovesciata. Ma non è solo i gol: cerca l’intensità, insegue giocatori, prova spesso la conclusione. E’ l’ultimo ad arrendersi… da seguire sempre come esempio

GIRAUDO 5,5 o ha sbagliato i tacchetti (come si diceva una volta) o subisce troppi falli. Fatto sta che in occasione dello 0-1 finisce a terra, poco prima del cross. Peccato perché subisce psicologicamente  l’errore: era partito bene. (dal 18’ st FREDIANI 7 il suo ingresso determina una scossa alla Ternana: sempre propositivo sulla corsia di sinistra, salta quasi sempre l’avversario e butta dei buoni palloni dentro l’area: non sempre precisi o non sempre sfruttati, ma determinanti per far salire il baricentro della squadra. Si sacrifica anche in fase di copertura: inevitabile in inferiorità numerica)

BIFULCO 6 è (anche nel brutto primo tempo) uno dei rossoverdi più propositivi (insieme a Pobega). Una buona occasione al primo minuto. Sempre pericoloso quando parte (anche palla al piede). Si guadagna la punizione della traversa a fine primo tempo. Ma non basta. (8’ st MARILUNGO 6 svaria su tutto il fronte d’attacco, cerca di buttare in campo la rabbia per l’esclusione: crea pericoli, non è incisivo come ci si aspetterebbe, ma dà sempre la sensazione di poter essere pericoloso)

VANTAGGIATO 5,5 per 45 minuti non abbiamo avuto modo di apprezzarlo fino in fondo. E’ vero – a parziale scusante – che di palloni interessanti ne arrivano veramente pochi, ma quei pochi che arrivano non sembrano essere gestiti nel migliore dei modi. Se poi ci si mette anche la sfiga con la traversa su punizione, il quadro è completo (8’ st BOATENG 5,5 l’impatto con il Liberati poteva essere migliore. Molta corsa, poca sostanza, qualche appoggio di troppo sbagliato. Forse non era l’occasione giusta per giudicarlo)

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