LE PAGELLE – Donnarumma un errore che pesa, la fascia sinistra non gira Sorensen positivo, Falletti accende (solo) la speranza

LE PAGELLE – Donnarumma un errore che pesa, la fascia sinistra non gira Sorensen positivo, Falletti accende (solo) la speranza

IANNARILLI 5,5 il tiro di Vignali non è irresistibile, forse viene tratto in inganno dalla presenza di La Gumina sulla traiettoria e pensava a una possibile deviazione, ma la passa si è infilata docile alla sua destra. Sul secondo gol non ha responsabilità. Un passaggio a vuoto su un cross nel primo tempo poi ordinaria amministrazione, oltre a una buona parata di piede su La Gumina

DEFENDI 6 grande corsa e grande assistenza a Partipilo, soprattutto nel primo tempo. Cerca sempre di dare una soluzione larga nell’attacco della Ternana anche se non sempre i suoi cross giungono a destinazione. (74’ GHIRINGHELLI 5,5 entra con il piglio giusto e si presenta subito in area di rigore avversaria con un colpo di testa pericoloso. Poi però, per la voglia di fare, non riesce ad essere lucido come vorrebbe: tanti errori in fase di appoggio e di valutazione)

SORENSEN 6,5 uno dei più positivi della Ternana, nonostante i due gol subiti. Cerca di mettere la museruola a Cerri e vince quasi ogni duello. E’ uno dei più presenti anche in avanti, sfiorando il gol in almeno due circostanze: nel primo tempo con un colpo di testa, nella ripresa addirittura colpisce il palo. Ci prova un paio di volte da fuori area: come se volesse suonare la carica.

CAPUANO 6 anche lui sfiora il gol con un colpo di testa, riesce ad accorciare sempre su La Gumina, a cui lascia spazio soltanto in una circostanza (bravo Iannarilli). Costretto ad uscire per infortunio muscolare (42’ BOBEN 6 si cala subito nella parte, entrando praticamente a freddo. In occasione del secondo gol del Como è tagliato fuori dalla bellissima palla di Cerri per La Gumina. Riesce a sbrogliare un paio di situazioni non semplici sfruttando la sua atleticità e senso della posizione)

MARTELLA 5,5 non è il solito Martella, almeno nella precisione dei cross. Sulla corsa e sulla presenza sulla fascia è sempre sui suoi standard, ma non riesce ad incidere come aveva sempre fatto in questo avvio di stagione. Ma ha anche giocato sempre (74’ CELLI 6 non scende spesso come Martella, ma davanti deve lasciare spazio all’inventiva di Capone. Tiene la posizione)

PROIETTI 6 come al solito detta le posizioni della squadra, rimane sempre molto alto, va a recuperare palloni, ad aggredire alto gli avversari. Qualche errore di troppo in fase di impostazione, ma gli spazi stretti (e l’aggressività degli avversari) aumentavano il coefficiente di difficoltà

PALUMBO 6 da uno come lui, anche in una giornata che sembra maledetta, ti aspetti sempre la giocata che possa risolvere la partita. Va detto che Palumbo ci prova, sempre. Aperture, giocate in profondità, cambi di campo, aggressione dell’avversario. Si fa sempre trovare libero a ricevere il pallone. Ma non riesce, stavolta, a fare la differenza

PARTIPILO 6 parte alla grande, chiude in debito. Nei primi 10 minuti soprattutto fa ammattire i difensori avversari: e lascia ai tifosi della Ternana la sensazione che possa essere un pomeriggio ispirato. Continua a sprazzi nel primo tempo, nel secondo invece non riesce a ripetersi, anche perché i palloni che arrivano spesso sono sporchi. Vale per lui lo stesso discorso di Palumbo: ti aspetti sempre qualcosa in più

FALLETTI 6,5 meglio degli altri per il gol della speranza. Anche se va detto che fino ad allora era andato troppo ad intermittenza, per essere il faro della squadra, nella manovra offensiva. Ci prova a mettere in difficoltà gli avversari, ma viene sempre stoppato prima. Oppure non riesce a tirare fuori dal suo destro la traiettoria giusta

FURLAN 5,5 non è ispirato come al solito: si piazza sulla sua fascia, i tempi di gioco con Martella sono andati ormai a memoria, ma sono mancate le sue incursioni in area, le sue assistenze. I suoi tiri, come i suoi cross o le sue giocate non riescono a fare breccia (57’ CAPONE 5,5 più vivace, all’inizio, di Furlan. Cerca l’uno contro uno, si sposta più spesso al centro, cerca di gravitare nella trequarti offensiva. Ma lo spunto vero non arriva)

DONNARUMMA 5 pesa come un macigno il rigore sbagliato ad inizio gara: è vero era troppo presto per potersi dannare (come era troppo tardi a Cosenza), ma i tre rigori falliti in stagione (e i tre consecutivi, visto che ha Cosenza lo ha ribattuto) sembrano pesare nella sua testa. Si fa vedere lo stesso, prova a scuotersi: ma la reazione si ferma a un colpo di testa su calcio d’angolo, un tiro altissimo nel secondo tempo e molti appoggi per tentativi di dialogo con i trequartisti, non sempre riusciti. Ora non gettiamo la croce su Donnarumma, ma se quel rigore fosse entrato, forse, avremmo visto un’altra partita (57’ MAZZOCCHI 5,5 meglio di Donnarumma ma non decisivo neanche lui. Di conclusioni pericolose in porta non ne sono arrivate: tanto movimento, tanta guerra in mezzo all’area di rigore. Prova a “pulire” qualche pallone che arriva da dietro, ma il Como si difende con grande compattezza e gli spazi non si aprono mai)