LE PAGELLE – Finalmente Dugandzic, Mazzoni decisivo, Furlan il più in forma. Nessuna insufficienza

LE PAGELLE – Finalmente Dugandzic, Mazzoni decisivo, Furlan il più in forma. Nessuna insufficienza

MAZZONI 6,5 La sua manona andrebbe santificata. Sull’1-1, nel momento di maggior pressione del Pescara (nonostante l’inferiorità numerica) Lapadula lo ferma solo lui. E’ provvidenziale e probabilmente è il momento della svolta della partita. In occasione del pareggio di Caprari non può nulla sul tiro (probabilmente non vede neanche partire il pallone calciato fortissimo), ma forse sul “retropassaggio” (mai volontario) di Meccariello per non rischiare nulla avrebbe potuto decidere di non bloccare con le mani.

ZANON 6 E’ un gladiatore che non si fa mai mettere i piedi in testa da nessuno. Né in campo né fuori. E’ per questo che scatta il secondo giallo: eccesso di foga. Hanno anche provato a innervosirlo (cercando una sua reazione) e a fregare l’arbitro (Lapadula) simulando un colpo al volto. Prestazione di spessore, come al solito.

GONZALEZ 6,5 Mettetegli vicino chi volete, ma lui non si scompone.  Con Meccariello si trova a meraviglia, con Lapadula un po’ meno, visto che la velocità dell’attaccante del Pescara in un paio di circostanze mette in difficoltà la difesa. Ma capisce quali sono i suoi limiti e non esagera mai. E arriva sempre, in un modo o nell’altro, su tutti i palloni, anche i più difficili

MECCARIELLO 6,5 in tutte queste settimane è stato in panchina senza dire mai una parola fuori posto, né in pubblico né in privato. Risponde in campo e risponde presente. Prestazione senza sbavature, con grande autorità. Mai in difficoltà, anche nei duelli fisici. Masi può recuperare dalla caviglia con calma e poi saranno (dolci) problemi di Breda dover scegliere!

VITALE 6 più copertura che spinta, ma Capitan Gigi ormai ha abituato i suoi tifosi che anche dietro è una garanzia. Zampano è un cliente scomodissimo, probabilmente il migliore dei suoi. Vitale non si scompone: più di spada che di fioretto. Servono partite anche così.

BUSELLATO 6,5 grande continuità, grande costanza, grande duttilità. Corre a tutto campo, cerca triangolazioni, suggerisce per i suoi compagni. E’ lui ad alzare il baricentro della squadra, è lui il primo ad aggredire il portatore di palla avversario. Peccato per l’ammonizione: salterà l’Entella.

VALJENT 6 Breda aveva bisogno di forza e centimetri in mezzo al campo. E Martin è l’uomo giusto. Tampona e riparte, di testa si fa sentire. Unico neo i tentativi di conclusione verso la porta avversaria: non sono sempre precisi. Lascia spazio a Palumbo per un po’ di qualità in più nel finale di partita

(dal 25’ st PALUMBO 6 serviva un po’ di fosforo nell’assalto finale (che poi non c’è stato). E in campo il suo compito è preciso: tenere corta la squadra, provare l’assist per le incursioni di Falletti e Avenatti. La solita grinta al servizio della squadra)

GONDO 6,5 quando per la prima volta Breda lo ha schierato, a Latina, sull’esterno, sembrava una soluzione dettata dalla necessità. Tre partite dopo Gondo ha convinto tutti. Caparbio, forte fisicamente, grande spunto tecnico. C’era anche un rigore su di lui, sullo 0-1 che incredibilmente l’arbitro non ha sanzionato.

(dal 18’ st AVENATTI 6 non stava benissimo e si vede. Avrebbe anche l’opportunità di chiudere la gara e non piazza la stoccata vincente. Ma è bastato il suo ingresso in campo per mettere in difficoltà una difesa del Pescara già “ballerina”. I risultati aiutano anche lui: ma la Ternana ha bisogno del miglior Avenatti se vuole veramente spiccare il volo dalle zone basse della classifica. La classe e l’applicazione non si discutono. Serve più cattiveria sotto porta: ma l’assist per il gol vittoria è il suo)

FALLETTI 6,5 non solo il gol, il terzo di questo campionato. Prende pure una traversa (ma era in fuorigioco), cerca sempre il dialogo con Ceravolo (prima) e Avenatti (poi). A volte si eclissa dal gioco, non riesce sempre ad essere continuo, ma la Ternana ha bisogno dei suoi strappi e della sua inventiva.

FURLAN 6,5 si conferma il più in forma della Ternana. Non ha pagato minimamente il salto di categoria: a soffrire eventualmente sono gli avversari. Destra o sinistra non importa: piovono comunque gol e assist nella difesa avversaria.

CERAVOLO 6,5 è partito con una voglia di spaccare il mondo che la metà sarebbe bastata. Al 10’ minuto un numero da urlo con uno stop da Champions League. La palla gli rimane sempre incollata sui piedi, trova sempre lo spunto giusto. E il capolavoro lo fa in occasione del gol dello 0-1. Era in fuorigioco, si disinteressa completamente dell’azione sul rilancio di Valjent. Poi quando si accorge che Zuparic gli ha di fatto consegnato il pallone si riaccende in una frazione di secondo e serve a Falletti un pallone d’oro. Funziona, eccome, anche da prima punta.

(dal 32’ st DUGANDZIC 7 finalmente Dugandzic. Dopo 10 partite in B arriva il gol. Per questo si merita il voto più alto di tutti. Sono tre punti importantissimi, soprattutto per lui che si sblocca. In partita non era mai riuscito a farsi notare: tutti parlavano benissimo di lui: compagni e allenatori. Ora lo faranno anche i tifosi)