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LE PAGELLE – I centrali tengono in vita la Ternana, i cambi la trasformano, Capone man of the match, Defendi e Falletti in difficoltà

IANNARILLI 7 è uno dei più lucidi della partita: il Monza se non dilaga nel primo tempo è grazie ad alcune sue uscite e sue parate (oltre agli errori di mira). Dimostra coraggio e sicurezza, soprattutto quando la Ternana sbanda. L’unica incertezza su un colpo di testa nel secondo tempo, finito fuori. Ma assolutamente trascurabile

BOBEN 6,5 conferma il buon momento di forma: ha in consegna uno degli attaccanti del Monza (a turno Gytkyaer o Dany Mota) che vengono limitati nel miglior modo possibile dai due centrali difensivi rossoverdi. E’ vero che la difesa balla, ma se la Ternana rimane in piedi lo deve ai due giganti in difesa

SORENSEN 6,5 vale per lui lo stesso identico discorso appena fatto per Boben. Ingaggia duelli molto fisici, prova sempre anticipo, dimostra buon senso della posizione. La Ternana viene infilata, nella prima frazione di gioco, a più riprese, ma cerca di piantare una bandierina in area di rigore e comincia a difendere il suo territorio

CAPUANO 6 leggermente meno brillante degli altri due, per una condizione fisica che non può essere ottimale. Ma con diverse giocate riesce a tenere in bolla la squadra: l’esperienza si vede e c’è, raccoglie lui le indicazioni del mister dalla panchina e cerca di guidare i compagni alla sua prima uscita ufficiale (dal 10’ PALUMBO 6,5 il suo ingresso cambia la Ternana: non tanto e non solo perché è un giocatore che ha temperamento, personalità e qualità. Ma anche perché si irrobustisce la mediana e la squadra prende coraggio. Chiede il pallone nei piedi, prova le conclusioni, allarga il gioco, rincorre gli avversari. Poi arriva anche qualche errore di misura (soprattutto nei piazzati), ma contemporaneamente cerca il gol alla Del Piero, seppur con il mancino. Ancora una volta dà dimostrazione di essere pronto, sempre con qualità)

DEFENDI 5 un primo tempo da incubo, non certamente soltanto per colpa sua. Il nuovo atteggiamento (e schieramento) della Ternana, lo porta ad essere molto schiacciato dietro (come se fosse una difesa a 5, spesso anche in linea): difficilmente quindi riusciva a proporsi (nel primo tempo, anche se poi dal suo piede nasce il cross del gol annullato a Pettinari) come appoggio esterno, e quando lo faceva si trovava nella scomoda occasione di dover poi rincorrere, non sempre con grandi esiti. In uno di questi casi, una sua chiusura non perfetta, aveva regalato una grande palla gol al Monza

PROIETTI 5,5 bisogna dividere la gara in due fasi: primo tempo e secondo tempo. Esattamente come la squadra. Fatica, tantissimo, nel primo tempo. Non soltanto perché il centrocampo è a due. L’atteggiamento della squadra, esattamente all’opposto di quello che avevamo ammirato lo scorso anno, non lo aiuta affatto. In mezzo al campo il Monza domina: le due mezz’ali fanno il bello e cattivo tempo, Agazzi e Proietti arrancano. Nel secondo, con un elemento in più e con un baricentro decisamente più alto, migliora anche Proietti, come tutta la Ternana. Cerca anche il gol da fuori. Non è un caso…

AGAZZI 6 soffre allo stesso modo di Proietti nel primo tempo, ha benefici esattamente come il numero 8 rossoverde nel secondo. Riesce a tamponare meglio (forse aiutato in maniera più efficace da Martella). L’equilibrio è la dote più importante che deve avere una squadra, e il centrocampo la zona più delicata. Oggi la Ternana in fase di costruzione nel primo tempo spesso saltava la linea dei mediani e la cerniera lì in mezzo doveva solo tamponare. E con una squadra più lunga del solito diventa difficile fare sempre corse produttive (dal 29’ st KOUTSPOUPIAS 6 esordio anche per il greco, che nei primi 5 minuti cerca la sua posizioni in campo, tirato in mezzo dalle indicazioni dei suoi compagni in campo. Poi comincia a correre e partecipa all’assalto finale)

MARTELLA 6 soffre meno di Defendi sulla fascia sinistra, piazza anche palloni più interessanti, nel corso di tutta la gara. Anche lui parte, nel primo tempo, con l’elastico, prendendo la rincorsa da dietro, andando a creare una linea di difesa molto nutrita e molto bassa. La qualità e le capacità sono però una delle note positive del pomeriggio (altalenante) rossoverde

PARTIPILO 5 in ombra, di palloni giocabili ne arrivano pochi, le corse per aiutare i suoi compagni non sono sempre efficaci, la schermatura su Barberis (da condividere con Falletti) non è efficace. Prova a sgasare, ad accendersi, in un’occasione ci prova anche, sempre con la qualità che abbiamo imparato a conoscere. Non può essere al top, dopo essere appena rientrato. E si è visto (dal 17’ st CAPONE 7 man of the match: esordio in campionato con gol al 96esimo, forse non poteva immaginarsi meglio il suo debutto con la Ternana. Dà una scossa sulla fascia, cerca sempre il dribbling, aveva già provato il tiro in porta. Scambi veloci e frequenti: sfrutta al massimo la freschezza ed ha un tempismo eccezionale in occasione del gol: è bastata mezz’ora per entrare nel cuore dei tifosi della Ternana, che ora guadagna un protagonista in più)

FALLETTI 5 lo scorso anno prendeva in mano la squadra e spaccava la partita. In questa stagione, finora, sembra quasi che subisca gli umori dei suoi compagni più che determinarli. Va a folate, non riesce ad arginare la prima costruzione brianzola, non accende mai del tutto il suo motore. A destra si perde un po’, rende più al centro, ma in serie B non può esistere una comfort zone (dal 29’ st DONNARUMMA 6,5 sfrutta anche lui, come Capone, la freschezza. Gli avversari sanno quello che può dare e cercano di imbavagliarlo: pressa anche lui, cerca il dialogo soprattutto con Capone. Di tiri pericolosi non arrivano ma l’assist (di petto) per Capone è vitale. E soprattutto è vitale capire che la palla va lasciata lì, perché Capone era messo meglio. Sono i dettagli che fanno la differenza)

PETTINARI 5,5 la solitudine del numero 9… un pallone gli è arrivato e l’aveva messo dentro (fuorigioco di Defendi): corre, pressa, si fa vedere, ma di occasioni da gol non ne arrivano. Viene sostituito quando la Ternana aveva cominciato già da un po’ a ad aumentare le pressione. Ma le sue energie erano già state “sfruttate” nel corso del primo tempo (17’ st MAZZOCCHI 6 entra in campo, insieme a Capone per rendere più fresco il 433 con cui la Ternana ha giocato buona parte del secondo tempo. Serviva corsa e dinamismo, quello riesce a dare. Potrebbe far pareggiare prima la Ternana, ha un paio di occasioni, una delle quali anche più semplice del previsto. Non lucido nella circostanza, ma sempre grande generosità e sostanza)

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