LE PAGELLE – Un derby da 10 e un Montalto senza limiti Standing ovation per le Fere

LE PAGELLE – Un derby da 10 e un Montalto senza limiti Standing ovation per le Fere

Premessa doverosa: tutti 10. Perché se vinci un derby in trasferta in questo modo dopo 27 anni e in rimonta partendo dallo 0-2 significa che il Perugia è stato tritato letteralmente. E allora anche gli errori sono serviti a rendere epica una partita e indimenticabile un derby pazzesco.

SALA 10 bravissimo su Terrani, sullo 0-0. Poteva invece leggere meglio la traiettoria del cross in occasione dell’1-0. Nel secondo tempo travolge Di Carmine rischiando di vedersi fischiare contro il rigore. Ma anche se non è perfetto come nelle altre partite ha dimostrato una maturità incredibile, confermandosi partita dopo partita come titolare. E sapendo gestire anche gli errori, particolare di non poco conto.

VALJENT 10 se la partita non fosse finita in gloria sarebbe stato come principale colpevole di un risultato non positivo. E la foto è l’abbraccio alla fine con Modestino, in lacrime, come se si fosse tolto un peso grande così. Sui due gol che indirizzano la partita, purtroppo, il responsabile è lui. Si fa soffiare il tempo in entrambe le circostanze da Di Carmine che non vede l’ora di segnare nel derby. Sentiva la partita da ternano acquisito, forse troppo. Ma quella reazione al 95esimo racconta quanto Martin sia legato alla nostra squadra e la nostra città

GASPARETTO 10 miracoloso su Cerri nel secondo tempo, sta attraversando un gran momento di forma. Sicuro. Solido. Sembra un altro rispetto a qualche mese fa e tutta la manovra della Ternana ne approfitta, sentendosi più sicura. Ha anche sfiorato il gol del 3-2, poco prima di superAdriano. E’ diventato una delle colonne di questa squadra

FAVALLI 10 è l’unico cambio di De Canio rispetto a Foggia: gioca da difensore centrale per tutto il primo tempo, torna terzino (forse il ruolo dove si esprime meglio) nel secondo. E la sua prestazione non ne risente, né tantomeno quella della squadra. Insieme a Defendi è quello che permette a De Canio di essere camaleontico.

DEFENDI 10 meno brillante di Statella, concede qualcosa in più a Terrani, compreso il cross del gol dell’1-0. Ma sempre solo di un cross si tratta. Non si ferma un attimo: pendolino sulla fascia, anche quando comincia a correre dalla linea di difesa. Interpreta alla grande il ruolo di capitano: mai un comportamento fuori dalle righe, sempre presente, sempre la maglia da strizzare

PAOLUCCI 10 deve mantenere la squadra corta, deve fare da schermo davanti alla difesa. Se può anche impostare l’azione. Ci prova e ci riesce: è sempre lì in mezzo alla battaglia. Non molla di un centimetro, piazza la bandiera e si sposta un metro più avanti. Bandiera e passo, bandiera e passo. E conquista Perugia.

(dal 43' st RIGIONE sv)

SIGNORI 10 non è certo colpa sua se la Ternana chiude sotto il primo tempo, anzi recupera anche un paio di palloni che potevano essere gestiti diversamente. De Canio decide di mettere dentro Angiulli, forse perché più offensivo con un 4312

(dal 1’ st ANGIULLI 10 rispolverato a sorpresa nella partita più importante nel momento più delicato. Non perde la testa e non perde un pallone. Si conquista punizioni pericolose, gestisce il pallone con intelligenza, prova inserimenti. Anche lui è un giocatore guadagnato per il finale di stagione)

STATELLA 10 confermato sulla corsia di sinistra, garantisce spinta e copertura. Conferma anche l’ottimo stato di forma. Pericoloso nel primo tempo, continuo nel secondo. E una garanzia, prova a strappare la difesa avversaria e costringe Mustacchio (che all’inizio aveva provato a infastidirlo) a cambiare parrucchiere: nonostante il biondo platino non si vede più in campo…

TREMOLADA 10 si nasconde un po’ nel primo tempo, dal 30esimo decide che è il caso di iniziare a graffiare. Realizza il gol della speranza, si carica sulle spalle la Ternana per l’assalto del secondo tempo. E’ determinante e ispirato. Suona la carica, fa gli assoli, con la rabbia e con la suola. E’ uno dei giocatori che De Canio ha letteralmente trasformato: non nella tecnica perché quella l’ha sempre avuta, ma nella continuità e nella responsabilità. E se Tremolada gioca così in B non c’entra nulla

MONTALTO 10 e lode ormai è il Dio di Terni. Se decidesse di entrare in politica sarebbe sindaco con mandato plebiscitario. Sente la porta, vuole il gol. Lo fiuta come un animale, azzanna il Perugia al collo e lo strapazza, lo ribalta e lo mata. Esulta sotto la curva, con il suo solito gesto da “tagliagola”. Entra nella storia rossoverde: ce lo ricorderemo per sempre un derby così. Voleva a tutti i costi giocarlo: non si è limitato a mettere la maglietta ma l’ha impresso a fuoco con il suo marchio. Partita monumentale come tutta la Ternana. Che ha trovato in Adriano il suo simbolo: ignorante e cattivo. Concreto e devastante. Il delitto sarebbe fermarsi qui. Ma se pensate da dove aveva iniziato viene da ridere… ora rischia di essere il giocatore rossoverde che ha segnato più gol in un campionato di B.

(dal 44' st PIOVACCARI sv)

CARRETTA 10 non riesce a far esplodere la sua velocità, ma i difensori avversari lo temono lo stesso. Non sarà devastante come nelle precedenti due partite, ma se il Perugia è sconfitto il merito è anche suo. Eccome. Non solo tiene impegnati i difensori biancorossi, ma serve l’assist per Tremolada e prova il numero in girata colpendo la parte alta della traversa. Si guadagna alcune punizioni interessanti, non sfruttate al massimo.