#PAGELLE #BENEVENTOTERNANA 2-3: Sorensen e Di Tacchio giganteggiano dietro e davanti
Palumbo dipinge, Pettinari inventa
IANNARILLI 6 è il protagonista sfortunato: prima l’autogol dopo il palo di Tello che aveva battezzato fuori, poi il rigore che ha portato avanti il Benevento per 2-0. Ma se nel primo caso possiamo pensare anche che un atteggiamento diverso magari avrebbe portato a un risultato diverso, per il rigore non abbiamo ancora capito cosa abbia visto l’arbitro. Per di più andandolo a rivedere alla tv. A prescindere non era la sua partita;
MANTOVANI 6,5 la scelta ricade su di lui per non stravolgere troppo l’assetto difensivo rossoverde e poi anche perché in un attimo la difesa passa da 4 a 3 senza dover fare sostituzioni. E infatti nel secondo tempo si piazza da centrale;
BOGDAN 6 un tempo in cui sinceramente non è molto impegnato: Lagumina, viene preso in consegna dai due giganti e a parte la prima occasione non riesce a essere mai pericoloso. Esce per consentire una spinta maggiore alla Ternana sulla destra (dal 46’ DIAKITE’ 6,5 mette in mezzo al campo, anzi sulla fascia, tutta la sua voglia e la sue velocità. Prova a spingere, non sempre con la giusta precisione. Ma questo atteggiamento spinge la Ternana ad avere coraggio, ad alzare il baricentro);
SORENSEN 7,5 E’ lui che suona la carica e che regala la speranza alla Ternana. Primo gol in campionato: al posto giusto al momento giusto. Come in difesa, quando fa sentire la sua fisicità in ogni contrasto. Vuole sentire l’avversario per poi provare a mangiarselo con l’anticipo. Lagumina, nonostante il gol su rigore, ha un pomeriggio non semplice;
CORRADO 7 la gara parte timida: non la solita spinta a sinistra, deve cercare di controllare Improta piuttosto che spingere. Controllare anche le spalle di Palumbo che ha liberta di offendere. Si trasforma nell’ultima mezz’ora, quando osa molto di più e con grande caparbietà si va a prendere il pallone che poi Pettinari scaraventa alle spalle di Pettinari. Oltre a gestire con esperienza da veterano anche le iniziative del Benevento che si appoggiano spesso sulla loro destra;
CASSATA 6 è sempre molto duttile, consente alla Ternana di mettersi anche 352 nella fase finale del primo tempo, ma non ha mai trovato la zampata giusta. Ha bisogno però di tempo per ritrovare le sue giocate (dal 72’ PETTINARI 7,5 al primo pallone toccato ha messo uno scaldabagno alle spalle di Paleari e ha rimesso la partita in parità: che spettacolo);
DI TACCHIO 7 il suo gol manda in paradiso la Ternana. Una sassata da fuori area, nell’unico spazio disponibile. E’ il decimo marcatore stagionale. Il totem al quale letteralmente si appoggiano i compagni nei momenti in cui bisogna difendersi, a Benevento è diventato quello a cui si sono aggrappati per festeggiare. I suoi compiti sono quelli di fare da baluardo per i difensori. Il Benevento pericoloso non è quasi mai e così si è preso anche la licenza di segnare;
PAGHERA 6 dopo la prima giornata, si rivede Paghera in mezzo (ultima da titolare a Febbraio scorso), vista la contemporanea assenza di Coulibaly e Agazzi. Lucarelli preferisce Palumbo in attacco e Paghera risponde con una prestazione tutta cuore, sostanza e testa (dal 60’ RAUL MORO 6,5 con la sua velocità e la sua qualità mette sempre in apprensione i difensori avversari. Avrebbe potuto gestire forse meglio qualche contropiede, ma rimane un giocatore che riesce sempre a calarsi con la mentalità giusta in gara);
PARTIPILO 6,5 nel primo tempo è il più pericoloso della squadra, ma non altrettanto preciso. La prima vera occasione capita a lui, ma Paleari è bravissimo. Poi un altro paio di conclusioni nel primo tempo (una in fuorigioco). Nel secondo tempo parte come nel primo, pericoloso ma non letale (dall’84’ PROIETTI sv in campo per difendere il vantaggio: dieci minuti con l’elmetto in testa);
PALUMBO 7,5 è il più vivace della squadra, quello che prova ad illuminare la scena, con aperture, cross, passaggi filtranti che mettono i compagni (soprattutto Partipilo) davanti a Paleari. Se la linea di passaggio non c’è se la inventa. Perde il sanguinoso pallone che finisce col regalare il rigore al Benevento. I rischi del mestiere;
DONNARUMMA 6,5 si vede pochissimo nel primo tempo, pochissimi palloni arrivano davanti, più spesso lo vedi a rincorrere l’avversario. Cerca due o tre sponde interessanti soprattutto con Partipilo, non sempre riuscite. Nel secondo tempo avrebbe subito segnato, ma il pallone di Palumbo era uscito. Dispensa caramelline, quando può (dall’84’ GHIRINGHELLI sv stesso discorso fatto per Proietti, con un ammonizione in più).