#Pagelle – Favilli subito Fera, bentornato Cesar. Bogdan e Di Tacchio: così no!
IANNARILLI 5,5: sebbene vengano entrambi da calcio piazzato la sensazione è che comunque il portiere rossoverde potesse fare di più, soprattutto sul secondo, quando la sua uscita si è fermata a metà. Poi in un altro paio di circostanze ci mette una pezza, è vero. Ma la Ternana esce comunque sconfitta;
DIAKITÉ 6,5: della difesa, se non dell’intera squadra, sembra quello con più verve. All’inizio della partita sbroglia una situazione complicata, spinge e tampona. Ingaggia duelli in velocità soprattutto con Biadoui. Le prende e le da. Nel finale prova ad arrembare: non sempre con successo ma con grande voglia e ardore;
CAPUANO 6: non subisce mai l’avversario, cerca sempre di mantenere la linea ad una giusta altezza e cerca sempre – come suo costume – l’anticipo secco sull’avversario;
BOGDAN 5: il primo gol subito, quello che spezza l’equilibrio della partita anzi che la indirizza, arriva dal suo uomo. E considerato che è uno dei migliori della squadra sul colpo di testa è un errore che vale doppio. Prova a riscattarsi cercando il gol (e andandoci vicino soprattutto alla fine del primo tempo), e poi conduce anche una buona partita, di personalità assumendosi dei rischi. Rimane però il peccato originale;
MARTELLA 6: viaggia sulla corsia sinistra e il suo appoggio in fase offensiva è sempre buono, benché non sempre continuo. Rintuzza gli attacchi avversari e riparte. In attesa del miglior Martella, è un buon inizio;
AGAZZI 5,5: il compito in fase difensiva è svolto è davanti che si vede meno. E se è vero che è un giocatore chiamato all’equilibrio è altrettanto vero che ci vuole (in alcuni casi) anche più presenza in fase offensiva; (dal 68' PAGHERA: 6 tanta corsa, tanta sostanza e il cartellino intelligente a fermare un contropiede ascolano);
DI TACCHIO 5: vale lo stesso discorso fatto per Bogdan: un errore del genere da uno come lui vale doppio. Anche lui si perde l’uomo in occasione del secondo angolo. Nonostante una prova di grande ardore e temperamento. Avremmo voluto sottolineare di più la presenza in mezzo al campo (che si fa sentire eccome) la fisicità, il carattere. Tutte cose che abbiamo visto e che ci fanno ben sperare per il futuro. Ma che stasera non sono servite; (dal 78' PROIETTI 6: le idee le ha e si vede. Prova a mettere ordine e qualità in mezzo al campo per spedire la Ternana in zona gol. Missione compiuta);
PALUMBO 5,5: troppe pause per uno come lui. Uno che quando si accende fa volare la squadra. Soltanto dai suoi strappi sono nate le occasioni pericolose della Ternana. Soprattutto quando la Ternana era sotto giri. Ma se i rossoverdi non sono riusciti ad imporre il proprio gioco è perché il capitano non è riuscito sempre a liberarsi come voleva; (dal 82' ROVAGLIA sv: ancora fiducia a questo ragazzone in un reparto stracompetitivo: questo la dice lunga);
PARTIPILO 5: vale per lui lo stesso discorso di Palumbo. Con l’aggravante di un gol divorato (forse spinto) che avrebbe regalato un altro finale alla Ternana. Si accende poco, corre tanto. Non riesce però ad essere ancora il Partipilo della passata stagione. Quando ritrova Falletti, si risveglia;
PETTINARI 5: non era la sua serata. Poche giocate. Qualche pallone accarezzato, nessuna conclusione in porta. All inizio della partita prova a duettare con i suoi compagni. Poi piano piano si spegne; (dal 69' FALLETTI 6: soltanto rivederlo in campo ci scalda il cuore. Rivederlo folleggiare ancora di piu. Non è un caso che quando entra la Ternana aumenta la qualità delle sue giocate. Gli manca ancora un po’. Ma è già bello così);
DONNARUMMA 5,5: si presenta con una traversa (in fuorigioco) poi un altro spunto e poi – come Pettinari – si vede sempre meno; (dal 46' FAVILLI 7: oltre al gol regala alla Ternana profondità, coraggio e carattere. Si presenta nel miglior modo possibile (con un colpo di testa vicino al palo) e timbra subito il cartellino, con il classico gol dell’ex. Un totem a cui si è aggrappata la squadra);