#Pagelle – Ternana 1-0 Perugia: Il graffio di Partipilo, il timbro di Ianna

Sorensen e Capuano non si superano

IANNARILLI 7,5 solo per aver parato il secondo rigore in un derby meriterebbe una statua in mezzo al campo. Stavolta la sua prodezza permette alla Ternana di rimanere in equilibrio e poi di portare a casa i tre punti. Ha interpretato il suo ruolo alla grande: uscite coraggiose, prese alte, solo qualche piccola sbavatura. Un atteggiamento spavaldo al quale non tutti erano abituati (da qui qualche leggera incomprensione con i compagni). Ma un atteggiamento vincente. Non sarà stato tutto stilisticamente perfetto, ma maledettamente efficace. Diventa uno degli eroi del derby, tanto che ti verrebbe voglia di abbracciarlo ogni volta che lo incontri per strada.

MANTOVANI 6,5 era chiamato ad interpretare il ruolo di terzino di spinta, una volta che il Perugia aveva deciso di giocare con una punta soltanto. Prova ad interpretare il ruolo, cercando sempre più coraggio, fino ad arrivare alla conclusione, alla fine del primo tempo, che se fosse arrivata in porta sarebbe stato gol. Poi nella ripresa, come tutti, si mette l’elmetto comincia a tirare su il muro

SORENSEN 7 in partite come questa si esalta. Cerca di far valere tutta la sua fisicità, con anticipi e tackle. Il centravanti avversario comunque si chiamasse non ha toccato pallone. Con i lanci lunghi il Perugia avrebbe voluto giocare sulle seconde palle o sugli errori dei centrali della Ternana. Non ci è mai riuscito, perché di errori, praticamente, non ce ne sono stati

CAPUANO 7 è il partner in crime di chiunque in difesa, perché la verità è che nel suo ruolo di ultimo baluardo è il vero protagonista. Straordinario, sembra un piccolo Cannavaro rossoverde. Fisicità e senso della posizione, grandi rimonte e calma olimpica. 

CORRADO 6,5 il ragazzino è diventato uomo. Il battesimo del derby, davanti a 12mila persone, giocato a testa alta. Ha provato a spingere, sempre, soprattutto nel primo tempo, cercando di mettere palloni interessanti in mezzo, e garantendo un sviluppo continuo. Poi nella ripresa quando la squadra ha abbassato il proprio baricentro è stato nel suo, senza mai andare in difficoltà (dal 77’ CELLI 6,5 entra quando la Ternana decide di difendere ad oltranza con 3 difensori centrali. Ma il suo compito – come quello di Diakitè dall’altra parte – è quello di cercare di allungare la squadra, di ritrovare campo. Ci prova e spesso ci riesce)

AGAZZI 7 lo trovi dovunque esattamente dove ti aspetti che sia. Chiude le linee di passaggio del Perugia (quando ci sono), interviene sulle seconde palle senza paura, permette a Coulibaly di partire più spesso e copre le spalle a Partipilo. Una partita impeccabile

DI TACCHIO 7,5 è stato il fulcro, anche emotivo, di questa Ternana. La sua fisicitià ha fatto la differenza, la sua esperienza anche. Ha eretto una diga davanti alla difesa e nessuno aveva la possibilità di passarlo se non a proprio rischio e pericolo. Ha litigato con chiunque gli fosse passato a fianco. Ha cercato di velocizzare il gioco con le aperture quando necessario. Ha utilizzato tutta l’esperienza del mondo quando si trattava di perdere tempo: chiedete a Celli che è stato caldamente consigliato di rimanere in terra altri 5 secondi, nel secondo tempo!!!

COULIBALY 6,5 è stato il potenziale incursore della Ternana, si è dovuto limitare a quello di guastafeste. La Ternana ha deciso di giocare con le stesse armi del Perugia, giocando di fatto un grande uno contro uno a tutto campo. Affidandosi alla qualità individuale in avanti. Ha provato a destreggiarsi nel traffico, anche con giocate di qualità. Che dite? Il rigore? Più lo guardiamo e più siamo convinti che solo il VAR avrebbe potuto darlo, così come è stato. Non si può parlare neanche di ingenuità (dal 64’ CASSATA 7 entra in campo per dare forza fresca al centrocampo e riesce in pieno nel suo compito. Giocate di sostanza e di qualità. Uno solo piccolo errore: la fretta nel lanciare Favilli in contropiede: con un pizzico di calma in più sarebbe potuto arrivare il 2-0 e poteva partire la festa prima. Ma è un giocatore importante, e si vede. Aspettiamo che sia al massimo, poi ci sarà davvero da divertirsi)

PARTIPILO 7,5 man of the match, in una gara difficile, scorbutica, combattuta. Dove la giocata non era scontata e dove non era quasi mai venuta. Era difficile trovare spazi, era difficile trovare palloni. Partipilo non aveva avuto grandi chanches. Un paio di tiri (uno altissimo di testa, uno telefonato al portiere) e poi la giocata che ha fatto impazzire il Liberati. Una gioia indescrivibile per un figlio di Terni, a tutti gli effetti. Una bella soddisfazione personale, un’enorme soddisfazione per la città. Ora il suo nome è legato ancor più indissolubilmente a questi colori: visto che lo era già da prima! (dall’85’ RAUL MORO 7 ha giocato solo 10 minuti ma è stato esaltante. Ha preso botte ma soprattutto le ha date, provocando in tutti i modi i giocatori avversari. Con fare quasi da veterano. Con la “garra” giusta. Guardatevi solo lui, quando riguarderete il derby: troverete un idolo)

PALUMBO 7 ancora una volta parte come attaccante esterno e si sacrifica, sia in copertura si per creare gioco. E’ evidente che lui renda di più in altre zone di campo, ma si fa di necessità virtù. E anche dall’esterno riesce a disegnare traiettorie impossibili, a vedere movimenti dei suoi compagni con qualche secondo di anticipo. E’ un veggente. Non a caso mette in bacheca ancora un assist (dal 77’ DIAKITE’ 6,5 vale per lui lo stesso discorso fatto per Celli: entrato per dare un po’ di corsa e un po’ di fiato alla squadra, per variare il gioco. Anche lui ci prova e spesso ci riesce, con le sue giocate molto fisiche, portando via palla e avversario)

FAVILLI 6,5 ha passato un’intera partita a prendere botte e palloni alti, per cercare di addomesticarli e rimetterli in terra, per farli giocare ai suoi compagni, per impedire al Perugia di risalire. E’ un lavoro oscuro e sfiancante. Poche occasioni per segnare, forse neanche una nitida. Ma un mazzo così. E quello lo hanno visto tutti (dall’85 DONNARUMMA sv)