IANNARILLI 7 nell’avvio di partita è l’autentico protagonista della partita. La Ternana subisce le ripartenze della Reggina e quando gli uomini di Inzaghi arrivano al tiro, si ritrovano davanti uno Iannarilli scatenato (Gori e Rivas soprattutto). Così anche nel secondo tempo inizia allo stesso modo su Fabbian. Questo però non evita la sconfitta alla Ternana: ma Ianna non poteva fare di più;
BOGDAN 5,5 si rivede in campo per la prima volta sotto la gestione Andreazzoli e l’impatto è subito in salita, visto che la Reggina attacca a testa bassa. Segue molto il pallone, piuttosto che l’avversario. Che spesso è Rivas e che essendo molto veloce, mette sempre paura. Gli ci vuole un po’ per prendere le misure, poi si cala nella partita e si assesta;
SORENSEN 5,5 qualche sbavatura ogni tanto in una partita di grande sostanza. Rischia sempre, aggredendo l’avversario. Prende un giallo, con due deviazioni mette in seria difficoltà Iannarilli. E’ generoso ma non per questo meno efficace: i due gol presi in area di rigore da un habitué com Fabbian però pesano. (dall’80’ CAPANNI sv prova a dare qualcosa in più saltando avversari e mettendo palloni dentro. Si giocava sui nervi e non sugli schemi. Ci ha provato);
MANTOVANI 6,5 anche se lo sposti di 20 metri la prestazione non cambia. E’ la nuova legge della difesa della Ternana. E’ rapido: di gambe e di testa, quando chiama anche il fuorigioco. Nell’unico vero errore della partita la Reggina trova il gol del sorpasso: ma era fuorigioco;
DIAKITE’ 6 trova il suo spazio stavolta sulla fascia: per le assenze e per sfruttare le sue qualità di corsa. Non si lascia pregare, interpretando il ruolo anche in maniera più difensiva del solito: sapendo che rischi si corrono da quella parte del campo;
AGAZZI 6 il pallone perso in occasione del gol della Reggina è suo, ma gli avversari arrivano al tiro molto dopo. Questo però per dire quanto sia importante l’equilibrio di Agazzi in questo nuovo scacchiere della Ternana. Tampona e ricuce. Permette a Palumbo di spostarsi in avanti, aiuta Di Tacchio in copertura, si sgancia quando può per tirare (dall’80’ CASSATA sv ci prova, nel recupero, a pareggiare la gara con un tiro da appena fuori area);
DI TACCHIO 6 non lo vedi, ma lo senti. E’ il vero frangiflutti della squadra. Serve a fare in modo che l’impeto altrui arrivi alla linea difensiva con meno intensità. Per buona parte della gara ci riesce, anche se la Reggina prova ad andare sugli esterni. Poi quando bisogna alzare i ritmi per riprendere il risultato, qualche errore di impostazione;
CORRADO 6,5 spinge con grande efficacia a sinistra: ha ritrovato lo smalto del girone d’andata. Buona anche la collaborazione con Palumbo per i suoi inserimenti: cerca cross e giocate, come quella che manda in porta Pettinari (che poi non ne approfitta). Potrebbe osare anche di più, come quando nel finale sfiora il gol del 2-2;
PALUMBO 6,5 anche con il 352 si ritaglia un ruolo da protagonista e di inventore delle manovre offensive rossoverdi. Nel periodo in cui la Reggina spinge è l’unico che alza la testa. E’ suo l’assist per il gol di Pettinari, è suo l’invito per Falletti nel primo tempo. E’ suo il calcio di punizione che impegna Contini poco prima del gol. Nel secondo tempo arrivano meno palloni in avanti e quindi si vede meno, salvo poi rimettersi in vista nel finale;
FALLETTI 5 non è ancora in forma e si vede. I postumi dell’infortunio si fanno ancora sentire soprattutto a livello di brillantezza atletica. Non è il Falletti che conosciamo, non è il Falletti fiammate e dribbling che metteva in discussione chiunque. Non è il Falletti che ti castiga quando ha occasione di farlo. Gli mancherebbe proprio il gol, che però non arriva. E il sistema di gioco c’entra poco. Bisogna solo aver pazienza e aspettarlo, consapevoli che è un elemento aggiunto e non certo un giocatore come tutti gli altri (dal 46’ COULIBALY 5,5 è chiaro che non può essere offensivo e qualitativo come Falletti e quindi le sue caratteristiche sono quelle di chiudere spazi e riuscire ad aggredire in avanti quando può. La sensazione è che Fabbian sia il suo uomo, quando segna il gol del 2-1. Non riesce poi a mettere il suo timbro quando la Ternana è chiamata a rimontare);
PETTINARI 7 segna il gol del vantaggio, con un colpo di testa da biliardo. Se ne mangia un altro che poteva indirizzare in altro modo la gara: un errore non da lui. Si sbatte, forse sapendo che può essere una delle ultime partite con la maglia rossoverde. Non esulta al gol, come a dire: io sono questo qui… Nel secondo tempo si ritrova più solo e ha meno palloni da poter gestire ma cerca di non sprecarne neanche uno.
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