SPAL-TERNANA 1-1, le pagelle: Corrado il migliore, Favilli si sblocca
Cassata ingenuo, Falletti ancora spento
IANNARILLI 6 un tiro subito nel primo tempo: il calcio di rigore. Poi la Spal non sis è vista praticamente mai dalle sue parti. Se non in maniera sporadica e da fuori area. E forse questo è il dato più significativo della partita…
DIAKITE’ 6 la sua velocità e il suo fisico nascondono la sua indole: che è quella di spingere sempre in avanti, a costo di prendere rischi. Anche troppi. Ma – soprattutto nel secondo tempo – ha bisogno di spingere. E Alfonso fa un miracolo su di lui, proprio d’istinto. Ci riprova qualche minuto dopo, stavolta fuori dallo specchio della porta;
SORENSEN 6,5 è difficile a prescindere saltarlo. Non sarà sempre bello a vedersi, ma è quasi sempre efficace. Non si arrende mai, neanche quando è a terra. E visto che la Ternana non riesce a segnare ci prova lui di testa, ma la palla finisce fuori;
MANTOVANI 6,5 la coppia, perché questo è stata per più di un’ora al Mazza, funziona. Senso dell’anticipo, freschezza e posizione. Se la Ternana può cambiare sistema di gioco lo deve (principalmente) alla duttilità dei difensori. Quando Corrado sale, sa che dietro c’è sempre chi gli copre le spalle;
CASSATA 5 sua l’ingenuità al 2’ quando colpendo involontariamente Maistro permette alla Spal di poter indirizzare la gara. Qualche pallone sbagliato, buona corsa e volontà, oltre la duttilità tattica. Il giallo e il risultato consigliano la sostituzione (dal 46’ FAVILLI 7 pronti via appena entrato subito si fa vedere. Anche se manca la brillantezza, dopo tanto tempo ai box, offre almeno un’opportunità in più. Un’opportunità che viene premiata, proprio da uno di quei cross che nel primo tempo non veniva sfruttati. Si prende l’abbraccio virtuale dei tifosi, meritato);
COULIBALY 5,5 alterna delle buone cose a degli errori altrettanto evidenti: dovrebbe portare fisicità e incursioni nel centrocampo rossoverde, ma non sempre riesce nel suo intento (dal 63’ CAPANNI 6 protagonista con un tiro velenoso da fuori area e con sprint sulla corsia di sinistra. La Spal si chiude e le sue giocate provano a scardinare la diga. Vivace);
DI TACCHIO 6 soprattutto quando la squadra passa a 4, il suo supporto diventa fondamentale per sporcare le linee di passaggio degli spallini. Non è appariscente, ma solido. Anche lui pecca di precisione, ma il carattere non manca. E neanche l’esperienza;
PALUMBO 6,5 è sempre il catalizzatore del gioco rossoverde. Rischia, alza la testa, vede, osa. Alle volte troppo, ma almeno ti da sempre la sensazione che possa succedere qualcosa quando il pallone transita dalle sue parti. Esce nel secondo tempo, forse acciaccato (dal 63’ PROIETTI 6 con il suo ingresso la Ternana passa al 4231, ma nonostante il terzo – e poi il quarto – cambio di sistema di gioco il muro della Spal regge. Prova ad aprire la scatole con diverse soluzioni, anche con una conclusione su calcio d’angolo);
CORRADO 7,5 che è tornato in forze si vede: attento dietro, anche quando si passa a 4, efficace quando spinge in avanti e cerca dialogo e collaborazione a Cassata e Palumbo. I suoi cross sono sempre interessanti: peccato che nel primo tempo non ci siano compagni in grado di poterli valorizzare. Cerca anche il gol, con le sue percussioni e anche con il destro! Lo avrebbe meritato perché è stato il migliore in campo (dal 90’ MARTELLA sv);
FALLETTI 5 nel primo tempo è impalpabile: nessuna fiammata da folletto, nessun gioco di prestigio. Tante volte scuote la testa, consapevole lui per primo, che non sta girando. Sembrava destinato alla sostituzione, ma rimane in campo per cercare di recuperare. Con Favilli davanti sempre più tonico, tornando, di fatto, nelle sue mattonelle. Ma a parte qualche buona idea (soprattutto su calcio piazzato) non è stata la sua partita (dal 73’ DONNARUMMA 6 da uomo d’area sa che bisogna tirare per segnare e se gli capita lo fa, ma sempre su palloni sporchi. Ma è sempre lì);
PARTIPILO 6,5 nel primo tempo le occasioni più pericolose passano sempre da lui: non sono molte e non sono neanche fortunate. Ma, con la collaborazione di Palumbo, è l’unico che se le va a creare, alle volte da solo. Nel secondo tempo poteva essere più fortunato, questione di centimetri, ma a prescindere non riesce ad essere sempre incisivo. Nel finale spinge a testa bassa e piazza l’assist del pari.