Agente Masi: “La Ternana non ci ha neanche ricevuto, non me l’aspettavo”. E arriva anche la lettera dell’avvocato
Federico Cavalli è un procuratore, e fra i tanti giocatori che assiste c'è anche Alberto Masi. È un signore nel vero senso della parola. Sempre ben vestito, sempre educato. Chi lo conosce non lo ha mai sentito urlare. Preferisce lavorare invece che fare interviste, scuola Sergio Berti (procuratore di De Rossi e Vieri, di cui faticherete a trovare addirittura una foto). Ma stavolta l'elegante Federico Cavalli, sbotta. Non ce la fa più neanche lui. E sempre con il suo solito british style, non le manda a dire a nessuno. E parla così a Ternana News…
"Basta. Proprio basta. Il comportamento che sta tenendo la Ternana non è comprensibile. E non spetterebbe neanche a me capirlo. Non è proprio qualificabile, io in tanti anni di carriera non mi sono mai trovato in una situazione del genere, vi assicuro. È vero che è nel diritto di una società stilare le liste come meglio si crede. Ma comunque bisogna tener conto, almeno, della professionalità altrui. Non voglio neanche entrare nel fattore umano: parlo di professionisti. Io sono un professionista, Alberto è un grande professionista. E fra professionisti non ci si comporta così"
Così come, ci faccia capire…
"Dal giorno dell'esclusione di Masi dalla lista over ho cercato un contatto con la proprietà. Ho anche fatto passare del tempo. Sono stato molto deciso ma sempre educato. Ho parlato con Stefano Dominicis, che non so che ruolo abbia nella società, e mi sono sempre sentito dire che la mia posizione era comprensibile e che sicuramente Longarini mi avrebbe ricevuto pere avere un colloquio. Io ho dato la massima disponibilità di tempo e di luogo. Avrebbero dovuto loro spiegare a Masi quale era la motivazione di un gesto estremamente grave. Sono passato sopra anche a questo: l'ho chiesto io… Sono fatto così: sono per la mediazione e non per lo scontro".
In questi 15 giorni ci pare di capire che non è stato ricevuto…
"Non solo non sono stato ricevuto. Non mi è stato neanche più risposto. Né al telefono, né agli sms. E questo è un comportamento inaccettabile. Qui si sommano danni a danni. Alberto non ha fatto nulla per meritarsi una situazione del genere, né a livello comportamentale né tantomeno a livello tecnico. Ha comunque – dopo un periodo di smarrimento – continuato ad allenarsi con il gruppo e per quanto potesse con il sorriso. In attesa di un confronto. Nel frattempo è chiuso il mercato praticamente ovunque e questo ritardo ci ha comportato un ulteriore danno"
Perché Masi sarebbe potuto andare via, anche dopo l'esclusione dalla lista?
"Certamente. Io avevo in piedi alcune soluzioni. Una mi è stata recapitata anche dalla società Ternana, sempre attraverso Dominicis. Ma io prima avevo come priorità quella di parlare con Longarini. Credo che il presidente debba spiegare al Alberto come mai è stata presa questa decisione"
Nessuno glielo ha spiegato? Nessuno ha parlato con Masi?
"Sì, Sebastiano Siviglia, il giorno stesso dell'esclusione. Con un sms alle 7.30 di mattina del venerdì. Come la Guardia di Finanza, prima di una retata. Prima nessun avvertimento o segnale. Nulla di nulla. Nell'sms c'era scritto "Dobbiamo parlare". E poi al telefono gli hanno comunicato che sarebbe stato fuori lista"
E poi più nessun'altro chiarimento?
"Lo stesso giorno sempre Alberto ha chiesto sempre a Siviglia cosa fosse successo. E Siviglia gli ha risposto che avevano preso questa decisione perché durante il mercato aveva rifiutato dei trasferimenti…"
Ed è vero? Masi ha rifiutato di andare via? Noi sapevamo che c'erano Spezia e poi Verona interessate…
"Masi non ha rifiutato nulla. E la verità è esattamente al contrario. Ci sono state delle opportunità durante questo calciomercato e Spezia era una di queste. Ne ho parlato a lungo con Acri. Lo Spezia avrebbe fatto ad Alberto un buon contratto, era pronta a fare uno scambio. Ma Acri mi ha sempre detto che non lo avrebbe lasciato andare perché per lui era un elemento fondamentale. Lo avrebbe lasciato andare solo se avesse potuto prendere uno più forte di Alberto. Si può essere d'accordo o meno con Acri, ma almeno discutevamo seriamente di calcio. Vista la posizione della società abbiamo deciso che la cosa migliore fosse rimanere a Terni e dire allo Spezia "no grazie". E trovate anche le dichiarazioni di Masi di quei giorni a testimoniare questo: lo avete intervistato anche voi"
E il Verona?
"Roba da ultimo giorno di mercato. Una volta andato via Acri io ho avuto modo di parlare con Dominicis e con Longarini, per capire se magari cambiava qualcosa. Lo stesso presidente della Ternana mi ha detto che se volevo far cambiare squadra a Masi dovevo portare una società pronta ad investire suo giocatore diversi soldi, visto che Masi secondo lui era un giocatore importante e su cui la Ternana aveva fatto un investimento di un certo tipo. Ho capito quindi che non era cambiato sostanzialmente nulla. Poi è uscito il Verona: ma l'operazione era condizionata a degli incastri che non si sono verificati (l'uscita di Bianchetti, ndr)"
Quindi non è vero che ha rifiutato nulla, anzi…
"Non solo non è vero. Ma Siviglia non c'era quindi non può sapere. Aggiungo un particolare. Quando è saltato il trasferimento di Ceravolo al Novara, mi ha chiamato Dominicis, alle 21 circa, per chiedermi se si potevano rimettere in piedi le trattative per la cessione di Alberto. Alle 21 capite? In due ore si poteva fare tutto quello che non siamo riusciti a fare, per volontà della Ternana, in 30 giorni"
Altre spiegazioni?
"Gli è stato detto, sempre da Siviglia, che in passato Masi aveva preferito non ridursi l'ingaggio e allungare il contratto. E questo non era stato ben visto dalla proprietà"
Ed è vero?
"È vero che ci è stato proposto un allungamento di contratto al ribasso ed è vero che abbiamo respinto la prima offerta. Ma è anche vero che nessuno, nelle numerose telefonate che abbiamo avuto, mi ha mai detto che c'era dissapore per questa vicenda. Mai"
Ora quindi cosa succede?
"Alberto ha avuto un grande danno professionale, non motivato. Ribadisco: posto che la società ha tutto il diritto di fare delle scelte, ma per quale motivo è stato scelto Masi? Generalmente queste cose si utilizzano come minaccia per far andar via a tutti i costi i giocatori. Se ce l'avessero detto avremmo trovato squadra senza troppe difficoltà. Invece è stata una vera e propria sorpresa. Alberto in qualunque squadra sia stato (Sampdoria, Juventus, Pro Vercelli e finora Ternana) è sempre stato considerato un professionista esemplare, un ragazzo educatissimo e sempre disponibile. Lo scorso anno è stato fermo 6 mesi per la rottura della tibia. Ora questo stop immotivato. Sai quante telefonate ho ricevuto da direttori sportivi, colleghi e amici dopo l'esclusione di Masi? La Juventus, che formalmente non ha più nulla a che vedere con il ragazzo, mi ha offerto una mano… E invece dalla Ternana neanche mi ricevono… Ora che succede? Che abbiamo già scritto tramite l'avvocato Alessandro Calcagno. Volete sapere com'è andata?"
Prego…
"Che hanno risposto, ma solo per forma e cortesia: comunque non ci è stato fissato alcun appuntamento. Io non so cosa pensare, sinceramente. A me una situazione del genere non era mai capitata e non la auguro neanche al mio peggior nemico. Questa è mancanza di rispetto, di professionalità e di educazione. Io credo che chiunque si meriti almeno una spiegazione, chiunque si meriti di avere una chanches per mettere a posto una situazione delicata. A maggior ragione Alberto, che neanche dopo questa bastonata ha voluto parlare o fare polemica. E non certo perché è stato velatamente minacciato dai dirigenti rossoverdi, sul fatto di comportarsi bene. Oltre il danno pure la beffa…"
In conclusione cosa succederà?
"Non lo so, non ne ho la più pallida idea. Di sicuro non ci sono i presupposti affinché possa proseguire l'avventura di Alberto con la Ternana. E mi spiace molto perché lui a Terni sta proprio bene. Ora, per la prossima sessione di mercato, non potranno più dirmi che Masi e importante o che è un capitale della società. I comportamenti e le azioni hanno dei significati. E quello che e successo ora mi pare molto chiaro: la Ternana ha scaricato Masi e non tiene conto del suo valore economico e tecnico. Oltre che di quello umano. Dopo questo non arriveranno certamente offerte milionarie"