Sabato nel match disputato contro la Reggina in campionato, Lucarelli ha deciso di riproporre il centrocampo a 3, che possiamo considerare un’evoluzione del “suo“ classico 4231, riproponendo Agazzi davanti alla difesa.
Se non è cambiata la mentalità della squadra e l’indole, ci sono state delle evidenze che vale la pena di sottolineare per capire cosa di meglio ha portato questo inserimento di un centrocampista in più. La (nuova) proposta di Lucarelli dell’ultima partita aveva un fine: aiutare e offrire protezione ad una bersagliatissima difesa.
Agazzi si è rivelato essere proprio l’uomo in più in questo senso. E’ stato un autentico equlibratore. E al di là della capacità tattica di trovarsi al posto giusto al momento giusto, dettando di fatto i tempi della squadra e non facendola sbilanciare è stato soprattutto uno schermo davanti alla difesa per tutta la partita. E questo lo possiamo certificare anche attraverso i dati. Ha ingaggiato tanti duelli (14) duelli in fase di copertura vincendone addirittura 12 (persi solamente 2); ha effettuato 11 recuperi di palla di cui 7 nella propria metà campo. Elogiato anche da Lucarelli a fine partita, se in condizione, può rappresentare davvero una pedina in più nello scacchiere tattico rossoverde. E le caratteristiche di Agazzi si sposano benissimo con quelle degli altri compagni di reparto. Se generalmente si dice che in un centrocampo a tre ci sia un regista (davanti alla difesa), una mezz’ala offensiva e una di contenimento questi elementi nei centrocampisti rossoverdi sono shakerati. Agazzi infatti è l’equilibratore e lo schermo. Palumbo, nonostante abbia spostato il suo raggio d’azione sulla sinistra, rimane, come sempre, illuminante. Al di là delle sue (spettacolari) giocate è stato proprio fondamentale nello sviluppo del gioco. Anche qui ci facciamo aiutare dai dati, per andare oltre le percezioni personali. Sabato è stato il giocatore che di gran lunga ha fatto partire più azioni (99) e quindi di coneseguenza è quello che ha effettuato più passaggi (41), ma anche il secondo che ne ha ricevuti di più dopo Pettinari (35). Ed è stato anche quello che ha fatto più cross, quello che (attaccanti a parte) ha fatto più tocchi in area, quello che ha tentato più assalti (2). Oltre al gol naturalmente.
Quello che magari agli occhi dei tifosi è risaltato di meno è stato Koutsoupias, ma anche lui è molto importante nell’economia del gioco rossoverde, per le sue capacità di centrocampista box to box. Efficace in avanti con le sue incursioni in area avversaria, con il 55 % dei duelli offensivi vinti e diversi tocchi all’interno dell’area avversaria, che stanno a simboleggiare l’importanza dei suoi inserimenti. Efficace anche in fase difensiva con 4 tiri stoppati e 5 passaggi avversari intercettati; insomma una freccia in più. Caratteristiche diverse, per ognuno di loro. Con la consapevolezza che poi anche chi è entrato nel secondo tempo (Proietti e Paghera) ha proseguito sulla stessa linea il lavoro svolto dai “titolari”.
L’aggiustamento di Lucarelli ha accompagnato la crescita della Ternana, chissà forse anche dal punto di vista delle proprie convinzioni. E averlo fatto ora, proprio alla vigilia del tour de force è importante. Ancor più importante continuare così
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