Andrea Vallocchia: “Nonna è la più felice del mio ritorno. E no, non sono permaloso!”

Andrea Vallocchia: “Nonna è la più felice del mio ritorno. E no, non sono permaloso!”

Andrea Vallocchia - Foto Mattia Bertini

Andrea Vallocchia, centrocampista della Ternana, si racconta: famiglia, calcio, Premier League e l’amore per la nonna. Ecco le sue risposte alle domande di Luca Marchetti nel corso dell’ultima puntata di “Quelli di Notte Gol” su Ternana Time.

Andrea, sei uno da bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Mezzo pieno, sempre mezzo pieno, assolutamente.

Dolce o salato?
Dolce.

Mare o montagna?
Mare.

Film o serie TV preferita?
Purtroppo nulla, mi piace guardare tantissimo il calcio.

Quindi neanche altri sport?
Qualcosina di tennis, qualcosina di NBA sì, ma soprattutto le partite in generale, soprattutto la Premier League, mi piace guardarla.

Potevi dire Di Canio, va bene Di Canio…
Premier League e Lazio, un connubio perfetto!

Peraltro Paolo Di Canio abita a Terni, puoi incrociarlo quando vuoi. Magari vai a comprare qualcosa da lui.
Sì, sì! Abbiamo anche fatto una partita di calcetto contro, non so se lui se lo ricorda, ma tramite qualche amico in comune. Anche lui bel personaggio, devo dire.

Ma non adesso, da quando sei arrivato alla Ternana?
No, no, un bel po’ di tempo fa!

Canzone preferita?
Mi piacciono quelle di Vasco Rossi.

Quale?
Siamo soli. È una canzone che piace a me e a mio fratello.

A parte guardare partite di Premier League, cosa fai nel tempo libero?
Esco, mi piace stare con gli amici. Il riavvicinamento a casa tramite la Ternana è stato veramente molto molto piacevole.

Con tuo fratello che rapporto hai?
Mi corre due anni, è più grande lui. Lui mi ha fatto disperare fino a 15-16 anni, l’avrei voluto ammazzare!

Quindi rapporto conflittuale?
No, lui mi prendeva in giro, scherzi… I miei genitori li ha fatti disperare per tutti gli scherzi che mi ha fatto. Però quando sono uscito di casa per andare a Benevento è cambiato tutto.

Eri il suo valvola di sfogo?
No, no, era sempre il primo che sentivo.

Ti sei mai vendicato?
No, io sono il buono, lui è il cattivo!

Sveglia presto o tardi?
Presto.

Se potessi avere un superpotere, quale sceglieresti?
Tornare indietro nel tempo per sistemare magari qualche cosina che con il passare degli anni capisci come avresti potuto fare meglio.

A livello professionale o personale?
Entrambe. Ora capisco che avrei dovuto fare meno di testa mia e mettermi più a disposizione per apprendere e migliorare.

Il peggior regalo che ti abbiano mai fatto?
Una racchetta da tennis!

Non l’hai mai usata?
No! L’ho rivista un mesetto fa e ho pensato: “Ma pensa che regalo mi hanno fatto!”

Russi?
No, odio chi russa! Infatti, la prima cosa che chiedo quando cambio squadra è chi non russa. In ritiro soffro tantissimo se qualcuno lo fa!

Con chi dormi in ritiro?
Con Brignola.

E non russa?
No, fortunatamente no! È impeccabile.

Hai tatuaggi?
No, zero.

Sei uno dei pochi, lo sai?
Sì, uno degli ultimi rimasti!

Ti piace vederli sugli altri?
Qualcosa di bello da vedere c’è, ma non me lo farei mai.

Hai mai dato un numero di telefono falso?
No!

Quindi sei un onesto di fondo…
Sì, al massimo dico che non sono interessato!

Ti piace mangiare?
Sì, tantissimo!

Pizza?
Guarda, son tornato a casa e c’è mia nonna… puoi immaginare che non è semplice gestire la vita sana da atleta con la cucina della nonna!

Quando vai da lei, ti dice “Ti vedo sciupato, mangia un altro boccone”?
Esatto! E posso assicurarvi che è veramente difficile dire di no. L’insistenza è tanta, e poi la roba è buona… non è semplice!

Conosci le ciriole?
No…

Veramente? Sei cresciuto a Rieti!
Sì, ma sono uscito di casa a 15 anni…

Allora no. Ma il prossimo regalo sarà un piatto di ciriole!
Mi informerò e vi farò sapere!

Conosci il pampepato?
Sì, più per la frase che per il dolce in sé!

Ultima domanda: qual è l’idea sbagliata che la gente ha su di te?
Che sono permaloso.

Lo sei?
No! Magari prima sì, ma ora no. Forse perché mio fratello mi ha “segnato” con tutti gli scherzi che mi ha fatto!

A casa, chi è stato il più felice che sei tornato a giocare vicino?
Nonna!

Non mamma?
No, nonna! I miei comunque venivano a trovarmi spesso, ma per nonna era più complicato. È l’ultima che mi è rimasta…

Riusciamo a portarla allo stadio?
È un obiettivo! Non è semplice, ma con il caldo sicuramente verrà.

Quanti anni ha?
90, ad aprile!

Allora per il compleanno la portiamo al Liberati…
E speriamo pure per qualcos’altro!