Auguri Salif, 26 anni e una nuova vita: Dianda’s story, ci (ri)vediamo in campo

31 Agosto dell'anno 2011, ore 23 passate. Il calciomercato italiano è chiuso, ormai, da qualche minuto e le società delle varie leghe professionistiche tirano le somme su acquisti e cessioni effettuati durante la sessione estiva. Dopo la retrocessione in serie C2 ed il successivo ripescaggio, la Ternana era chiamata a rimpolpare un organico smembratosi che contava solo 7 elementi l classico ritiro pre-stagionale. Tra i tanti nomi in entrata spicca quello di un giovane proveniente in prestito dal vivaio del Verona, di origini africane che, nella stagione precedente, aveva collezionato 22 presenze con la Juve Stabia senza mai andare in gol: Salif Dianda.

Il giovane di origine africana (Burkina Faso, ndr) entra di soppiatto, senza far rumore e, inizialmente, non è una delle prime scelte di Domenico Toscano, allora allenatore rossoverde. Ben presto, però, Toscano si rende conto delle qualità del giovane ed inizia a schierarlo, dapprima facendolo subentrare e poi da titolare. Al suo esordio casalingo, nel derby contro il Foligno, tra Dianda e la tifoseria scocca il colpo di fulmine e subito l'esterno diviene uno degli idoli della curva est che gli dedica cori e striscioni. "Sono stupito e felice per la fantastica accoglienza  che i tifosi rossoverdi mi hanno riservato domenica scorsa in occasione del derby contro il Foligno. Non appena sono entrato in campo sono stato accolto da applausi e cori di incitamento e mi sono sentito subito a casa, come un vecchio beniamino della curva" disse Dianda al sito TuttoLegaPro pochi giorni dopo il derby finito per 2 a 1 nel quale aveva fatto anche un assist.

Da quel momento in poi il rapporto tra Salif e l'ambiente Ternana è stato un continuo crescendo: grazie alle sue prestazioni fatte di grande sacrificio e determinazione non solo continuava a conquistare le simpatie dei tifosi, ma si meritava sul campo un posto da titolare nella Ternana che avrebbe chiuso quel campionato di Lega Pro al primo posto conquistando la storica promozione in serie B dopo tanti anni da astinenza. Dianda vinse quel campionato da protagonista collezionando 29 presenze e 2377 minuti giocati anche se non realizzando nessun gol. In estate, nonostante il suo prestito scadesse, la Ternana decise di puntare nuovamente su di lui acquistando metà del cartellino dal Verona visto anche che Salif era entrato nelle grazie, niente poco di meno del patron Edoardo Longarini.

Nella stagione del ritorno in serie B, Toscano, ancora al timone della squadra, continuò a non fare a meno di Salif schierandolo questa volta nel ruolo di esterno destro visto l'acquisto sulla sinistra di Luigi Vitale. Dianda non deluse le aspettative di pubblico e allenatore e nella prima parte della stagione mise a segno il suo primo gol con la maglia rossoverde in un Ternana-Crotone 1 a 0: al minuto 77' Dianda, sotto la curva Nord raccolse un cross proveniente dalla fascia opposta e di prima incrociò beffando il portiere degli ospiti, tifosi in delirio e folle corsa per esultare di Salif.

Sembrava un "magic moment", poteva essere la stagione della sua consacrazione fino a quel maledetto 28 Marzo, quando dopo uno scontro di gioco con Andrea Caracciolo, Dianda riportò una lesione al legamento crociato anteriore e al legamento collaterale anteriore del ginocchio sinistro e il suo calvario ebbe inizio. Tra prognosi ottimistiche e vari interventi al ginocchio la carriera di Dianda sembrava destinata a concludersi con quelle 29 presenze in serie. Ma Salif non è stato mai abbandonato, nè dalla fiducia nel poter tornare a giocare, nè dall'appoggio dei tifosi, della società che aveva acquisito il suo cartellino e aveva rinnovato il suo contratto, ma soprattutto, quello del Dottor Renosto, divenuto quasi un padre per Salif che, a dispetto delle parole di chi dubitasse del fatto che sarebbe addirittura tornato a camminare, gli è sempre stato affianco guidandolo nel suo percorso. Il 26 settembre la notizia che tutti aspettavano arriva dal dottor Mariani: Salif tornerà a giocare! E lo ha fatto.

La seconda vita calcistica di Salif Dianda è cominciata sabato alle ore 14 con la Primavera Rossoverde, per lui 50 minuti in campo e una felicità indescrivibile, quasi un secondo esordio. Questa era la prima parte della storia di Dianda, ora siamo pronti, tutti insieme, Salif in primis, a scriverne una nuova e possibilmente ancora più bella della prima a lieto fine. Salif noi ti aspettiamo al Queency, vedi di arrivare presto! Tanti auguri Fera!